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Agenas. Le Regioni allo scontro con Speranza: “No al commissariamento”

di Luciano Fassari

La Commissione Salute delle Regioni all’unanimità ha deciso di ribadire il proprio no al commissariamento dell'Agenzia e per questo gli assessori non vogliono nemmeno entrare nel merito della nomina, proposta dal Ministro, di Mantoan come commissario. Il niet chiariscono gli assessori non riguarda il tecnico veneto, anzi molto apprezzato, ma proprio la norma del Dl Liquidità con cui si è deciso il commissariamento e chiedono ai governatori di proporre un cambiamento della norma.

20 MAG - Sul commissariamento di Agenas gli assessori alla Sanità non ci stanno e propongono ai governatori di ufficializzare il loro dissenso sulla misura introdotta dal Dl Liquidità lo scorso 9 aprile e che secondo la Commissione Salute andrebbe cambiata.
 
La bocciatura del commissariamento però impatta inevitabilmente con la proposta di nomina, fatta da Speranza, a commissario di Domenico Mantoan che domani è all'ordine del giorno della Stato-Regioni. “Ma il no, sia chiaro - fanno sapere dalle Regioni - non è sulla persona di Mantoan”, che anzi è un nome apprezzato. Il ragionamento in sintesi è: la norma non ci piace e per questo non ha senso parlare di nomi di eventuali commissari. Ma è chiaro che la situazione è parecchio ingarbugliata.
 
“Non abbiamo parlato di nomi o persone oggi – ha precisato a Qs il coordinatore della commissione Salute delle Regioni, Luigi Icardi – il tema è proprio il commissariamento di Agenas che le Regioni all’unanimità hanno respinto e abbiamo deciso di lasciare la scelta ai presidenti dato che è una questione politica”.
 
“Agenas – sottolinea Icardi – è un Ente terzo che dev’essere una cerniera tra lo Stato centrale e le Regioni. Se Agenas viene commissariata dal Governo mi pare difficile considerarla un Ente terzo. Il nostro auspicio quindi è che venga cambiata la norma introdotta dal Dl Liquidità. In un momento storico in cui le Regioni hanno spinto per l’autonomia dall’altra parte c’è un tentativo di centralizzare di nuovo tutto”.

La Commissione Salute delle Regioni, che già in questo periodo aveva mostrato molti mal di pancia per la scelta governativa, sceglie quindi la linea dura dopo che nelle scorse settimane era stato proprio il Ministro della Salute durante un confronto con gli assessori a ribadire che il commissariamento di Agenas è stato deciso per legge e quindi va applicato.
 
Per gli assessori alla Sanità la mossa del Governo però è un “tentativo di centralizzare un’Agenzia che da sempre è invece luogo di confronto alla pari”. Ma non solo, per gli assessori il commissariamento non era necessario anche perché i conti di Agenas sono in ordine e poi anche perché sono ancora pendenti i ricorsi dell’ex Dg Francesco Bevere dopo la scelta di attivare lo spoil systems da parte del Ministro.  
 
Ora la palla è tutta in mano ai presidenti delle Regioni e PA, che dovranno decidere domani come comportarsi (e sul punto però filtra un clima poco ostile nei confronto del Governo), e soprattutto a Speranza che potrà in ogni caso andare avanti con la nomina di Mantoan (il parere delle Regioni infatti non è vincolante) ma è chiaro che a livello politico la mossa degli assessori segnerebbe uno strappo con Lungotevere Ripa. Insomma, una bella gatta da pelare.
 
Luciano Fassari

20 maggio 2020
© Riproduzione riservata

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