Aifa. L’ex sottosegretario Bartolazzi: “Li Bassi ha ottenuto grandi risultati, ma viene rimosso nel silenzio, del M5S in primis”
Durissimo post su facebook in cui Bartolazzi ripercorre l’iter che portò alla nomina di Li Bassi e i risultati raggiunti nel suo anno alla guida dell’Agenzia del Farmaco. E poi l’attacco alla scelta del Ministro Speranza di utilizzare lo spoil system. “Se Li Bassi non va bene, perché non viene convocato per analizzare in maniera scientifica quali sono le eventuali criticità esistenti in AIFA e come intenderebbe risolverle. Magari c’è qualcuno che rema contro”. E infine cita l'appello di 21 Organizzazioni internazionali a sostegno di Li Bassi.
11 NOV - “Apprendo con disappunto che il Ministro Speranza che recita quotidianamente nel Suo Rosario l’impegno di superare le diseguaglianze sociali, ha aperto una
nuova call per la posizione di Direttore Generale dell’AIFA con l’intento di sostituire il Direttore
Luca Li Bassi e rispedirlo in Nuova Zelanda… (Spoil-system a servizio del partito)”. È quanto afferma in un lungo post su facebook l’ex sottosegretario alla Salute,
Armando Bartolazzi in cui ricorda come il Dg di Aifa nel suo anno alla direzione generale ha ottenuto “grandiosi risultati per il nostro Paese” e poi cita una petizione firmata da 21 Organizzazioni internazionali al Ministro Speranza, che recita:... ”e’ molto raro vedere un rappresentante governativo raggiungere risultati di questa caratura in così poco tempo coinvolgendo l’intera comunità mondiale e superando gli interessi delle Compagnie farmaceutiche “… ed ancora... "l’Italia con Li Bassi ha riaquisito la posizione di leader mondiale in questo settore"...
“Mi domando – evidenzia - , ma avete le idee chiare su quello che è stato fatto per l’accesso alle cure e sulle ricadute che queste azioni avranno per il nostro Paese? e per la sostenibilità del SSN? Se Li Bassi non va bene, perché non viene convocato per analizzare in maniera scientifica quali sono le eventuali criticità esistenti in AIFA e come intenderebbe risolverle. Magari c’è qualcuno che rema contro! Evito di fare ulteriori commenti in proposito per questioni chiaramente igieniche”.
E poi l’attacco al M5S: “Tutto questo nell’assordante silenzio generale, ma soprattutto nell’assordante silenzio del M5S e dei rappresentanti della XII Commissione di Camera e Senato che dovrebbero occuparsi di Sanità. Il modello di selezione adottato per il Direttore Li Bassi non è stata una invenzione del sottosegretario in carica ma è un modello adottato in Svezia per tutte le cariche Accademiche e pubbliche più importanti che devono essere politicamente indipendenti, a garanzia di competenza e qualità. Il M5S dovrebbe fare di questo modello un cavallo di battaglia, dovrebbe adottarlo su larga scala per tutti i concorsi importanti come aveva recitato il 4 marzo del 2018. Ma è cambiato qualcosa rispetto a quei programmi che mi furono illustrati e alla Campagna elettorale che ha sostenuto quelle lotte?”.
“Con la Salute – incalza Bartolazzi - cari signori non si fanno spot elettorali, è stato tolto il superticket ma nessuno si è mai lamentato negli ospedali di dover pagare 10 euro di super ticket per una prestazione specialistica. Ne ho sentiti invece molti lamentarsi perché non ci sono terapie adeguate o perchè devono aspettare un anno per fare una TAC. Cari ex-colleghi della politica, cominciate ad entrare nell’ordine di idee che nelle Commissioni di Camera e Senato, in AIFA, all’ISS e tanto più al Ministero della Salute, devono poter operare se tecnici ad hoc, almeno rappresentanti del popolo che le supposte non le mangiano, ne le sciolgono nel caffè perché hanno mal di gola!”.
11 novembre 2019
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