Droghe. Salvini presenta nuovo ddl: “Pene raddoppiate per spacciatori e stop a modica quantità”
Il vicepremier e Ministro dell’Interno: “I venditori di morte li voglio vedere scomparire dalla faccia della terra. Pene passano da un minimo di 3 ad un massimo di 6 anni, con multe da un minimo di cinquemila a un massimo di trentamila euro”. Ma precisa: “Non mi interessa punire il consumo". E poi boccia ogni ipotesi di legalizzazione delle droghe leggere: “Sono contrario”.
04 MAR - Raddoppio delle pene per chi spaccia e stop alla ‘modica quantità’. Sono queste le principali misure di un ddl della Lega presentato stamani alla Camera dal vicepremier e Ministro dell’Interno
Matteo Salvini.
“Siamo qui per presentare un disegno di legge della Lega che la cronaca ci dice essere urgente. Faccio riferimento a quel tossico che guidava ubriaco, senza patente, ha incrociato un papà e una mamma uccidendoli. Era coinvolto nel sequestro di 225 chili di droga ed era a spasso. Cosa ci faceva a spasso? Quale reato bisogna compiere per finire a spasso. A me prudono le mani. Il nostro ddl prevede il raddoppio delle pene per chi spaccia" che passano da un minimo di 3 ad un massimo di 6 anni, con multe da un minimo di cinquemila a un massimo di trentamila euro.
Ma il progetto prevede anche lo stop alla modica quantità. "Il disegno di legge - continua Salvini - interviene sulla lieve entità. Non esiste modica quantità. Se ti becco a spacciare, vai in carcere con le misure cautelari. I venditori di morte li voglio vedere scomparire dalla faccia della terra".
Salvini ha poi specificato: “A me interessa togliere dalle strade coloro che campano spacciando. Poi quello che fa ciascuno nella sua vita privata non sta a me giudicarlo. Ha la sua coscienza, non mi interessa punire il consumo"
Il vicepremier conferma poi il suo no alla legalizzazione delle droghe leggere.
"Qui si tratta di salvare vite - sottolinea - . So che da parte del M5S ci sono proposte sulla legalizzazione di alcune droghe che mi vedono contrario, ma questo è un altro tema. In questo caso si tratta di togliere dalle strade delle bombe umane". "E' ben chiaro chi spaccia e chi consuma, io non entro nel merito delle scelte personali, non sono per uno Stato censore ma è chiaro ed evidente a me, ai poliziotti qual è l'entità che porta da consumo a spaccio", conclude Salvini.
04 marzo 2019
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