Vaccini. Binetti (Udc): “Stop al pasticcio proposto dal M5S nel Lazio, non si scherza sulla salute”
Così la senatrice commenta sulla sua pagina Facebook la proposta del M5S per la revisione del sistema vaccinale della Regione Lazio. "L’impressione è che il M5S regionale voglia sottolineare che i vaccini siano un mezzo cui ricorrere solo se e quando strettamente necessario e comunque sempre tra mille precauzioni. Colpisce come il M5S sia capace di generare al suo interno le più ampie contraddizioni".
25 LUG - “Non c’è dubbio che questo governo abbia il grande pregio di dire tutto e il contrario di tutto; di rivendicare la necessità di avere un Ssn più centralizzato rispetto ai 20 sistemi regionali e nello stesso tempo avallare proposte regionali in flagrante conflitto con quelle ministeriali. E’ il grande pasticcio dei vaccini e della proposta ‘free vax’ del M5S nel Lazio. Stop a ogni obbligo, nella ferma convinzione che tutto ciò che riguarda i vaccini vada maneggiato con cura estrema. Come se nuocesse alla salute dei bambini invece di favorirne uno sviluppo sano". Così la senatrice
Paola Binetti (Udc), commenta sulla sua pagina Facebook la
proposta del M5S per la revisione del sistema vaccinale della Regione Lazio.
"Se il ministro della Salute, Giulia Grillo, nel suo nuovo ruolo istituzionale ammette che i vaccini rappresentano un presidio fondamentale di prevenzione primaria, il documento del M5S Lazio è invece centrato su rischi delle vaccinazioni e sulle cautele da prendere prima di vaccinare i bambini. L’impressione - sottolinea la senatrice - è che il M5S regionale voglia sottolineare che si tratta di un mezzo cui ricorrere solo se e quando strettamente necessario e comunque sempre tra mille precauzioni. Niente a che vedere quindi con il presidio fondamentale di prevenzione primaria, di cui parla la Grillo. Colpisce come il M5S sia capace di generare al suo interno le più ampie contraddizioni, avendo come punto di riferimento più la piattaforma Rousseau, che non la ricerca scientifica o la Medicina Evidence Based. Sono i rischi reali di quella democrazia diretta, che prima o poi porterà a fare a meno del Paramento, come ha recentemente affermato Casaleggio".
"La verità si stabilisce per alzata di mano e non per la sua aderenza alla realtà. Di fatto il M5S spera di ricevere ulteriori suggerimenti e pareri anche in un campo così poco democratico come quello della scienza. La democrazia diretta, saltando a piè pari tutti i passaggi intermedi, rinuncia al contributo di esperti e qualificati interlocutori, selezionati sulla base delle loro competenze e non sul consenso dei like. Il nuovo modello di governance a Cinque stelleanche se si attuasse con il coinvolgimento sempre più vasto dei cittadini non sarebbe sufficiente a garantire la qualità delle scelte della politica - conclude - soprattutto quando è in gioco la salute pubblica e individuale dei cittadini”.
25 luglio 2018
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