Governo. Martina (PD) di nuovo dal presidente della Camera: “Passi avanti importanti dal M5S. Decideremo nella Direzione il 3 maggio”
"Abbiamo deciso di convocare la direzione, lì decideremo se e come accedere a questo confronto", ha detto il segretario reggente dem. Ora i 5 stelle potrebbero chiedere a Mattarella di allungare il mandato esplorativo di Fico per permettere al PD di affrontare tutti i passaggi interni. Intanto si registra la brusca frenata dell'ex segretario Renzi: "La gente la pensa come me: l’accordo col M5S non va fatto".
26 APR - "Abbiamo fatto presente al presidente Fico le nostre valutazioni in ordine a quanto accaduto in questi giorni: riconosciamo e registriamo i passi avanti fatti, importanti, in particolare rispetto ad alcune richieste. Tra queste la più importante la necessità di chiudere definitivamente una fase, chiudere con Centro Destra e Lega". Così il segretario reggente del PD,
Maurizio Martina, al termine del secondo giro di consultazioni con il presidente della Camera,
Roberto Fico.
Si confermano dunque i passi avanti a 72 ore dal primo incontro, pur nelle "difficoltà e differenze che animano il confronto", come sottolineato dallo stesso Martina. "Abbiamo grande rispetto del dibattito aperto nei nostri movimenti, è vero che siamo forze diverse, con punti di vista anche molto differenti, questo non esclude il fatto che sono stati fatti passi in avanti", ha aggiunto.
Ad ogni modo, la decisione sulla possibile prosecuzione della trattativa tra dem e 5 stelle viene rinviata alla prossima settimana. "Abbiamo deciso di convocare la direzione nazionale il 3 di maggio prossimo e lì decideremo se e come accedere a questo confronto, con lo spirito di chi sa che deve fare una scelta collettiva - ha chiosato Martina - . Siamo un partito, siamo una comunità, discutiamo e ci confrontiamo, deliberiamo e poi insieme lavoriamo. Quello che ci interessa è provare a dare una mano a questo Paese in una fase delicata e particolare della sua storia politica".
Dopo l'incontro con i dem, Fico riceverà il capo politico del suo Movimento,
Luigi Di Maio.
Intanto è da registrare quella che dai più è stata letta come una brusca frenata su ogni ipotesi di accordo con il M5S da parte dell'ex segretario Matteo Renzi. Dopo un lungo silenzio, ieri durante le celebrazioni del 25 aprile a Firenze, l'ex premier ha inscenato una sorta di 'consultazioni in strada' tra i sostenitori del PD per sondare le reazioni ad un'apertura nei confronti dei 5 stelle. "Vedete, la gente la pensa come me: l’accordo col M5S non va fatto", ha poi commentato senza celare la propria soddisfazione. Un'uscita non casuale, in un momento molto delicato, che sembra ricalcare quanto, sulla sponda opposta, sta facendo il leader di Forza Italia,
Silvio Berlusconi. L'intento comune sembra quello di rendere un percorso ad ostacoli la strada che potrebbe portare, il PD da una parte ed il Centro Destra dall'altra, ad un possibile accordo di Governo con il MoVimento 5 Stelle.
Giovanni Rodriquez
26 aprile 2018
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