Crisi di governo. Più vicina l’ipotesi Monti. Maxiemendamento: ecco le misure sulla sanità
Il maxiemendamento (vedi il testo) alla legge di stabilità è arrivato ieri sera al Senato. Previsti: riforma ordini, società professionisti, mobilità P.A. Farmacie comunali escluse da liberalizzazioni. Sarà legge in settimana. E anche Berlusconi sembra orientato verso il sì a Monti premier.
10 NOV - Nessuna sorpresa rispetto alle indiscrezioni circolate ieri sera. Il maxi emendamento del Governo alla legge di stabilità, presentato da Giulio Tremonti ai senatori della Commissione Bilancio di Palazzo Madama, replica le misure previste dalla lettera di Berlusconi alla UE, senza scossoni sui licenziamenti e le pensioni. Per queste ultime, infatti, c’è solo la conferma dell’innalzamento a 67 anni per chi andrà in pensione dal 2026, mentre sui licenziamenti non v’è traccia di modifiche all’art. 18.
Tuttavia in materia di lavoro vengono confermate le misure per il pubblico impiego, che potrà essere messo in mobilità in caso di esuberi o eccedenze funzionali. E questo vale per i dipendenti statali come per quelli degli enti locali e regionali.
Per il resto, il maxiemendamento si occupa di dismissioni del patrimonio pubblico, di debito pubblico degli enti locali, di automatizzazione di servizi e molto altro ancora, come potrete leggere nel testo allegato con l'obbiettivo di raddrizzare il battello Italia e rassicurare i mercati finanziari.
Per la sanità, oltre all’eventuale utilizzazione della mobilità per il personale, le norme più interessanti sono quelle sulla riforma degli Ordini professionali che dovrà essere fatta entro 12 mesi dall’approvazione della legge (e quindi entro il novembre 2012), la possibilità di fare sociteà tra professionisti iscritti agli ordini e agli albi e la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, dalla quale sembrerebbero escluse le farmacie comunali.
Ma la vera novità di oggi, a parte il maxiemendamento, la cui approvazione si dà ormai per certa entro questa settimana (si parla di sabato), è la convergenza crescente verso Mario Monti premier in un nuovo Governo. Secondo quanto riportato da numerosi organi di stampa, al vertice notturno della maggiornaza anche Berlusconi avrebbe definito “ineludibile” la scelta di Monti, nel frattempo nominato senatore a vita dal presiedete della Repubblica quasi ad anticipare la futura mossa dell’incarico a formare il nuovo esecutivo, non più in veste di “tecnico” ma di membro a tutti gli effetti della comunità politica e istituzionale del Paese. Contro questa ipotesi, tuttavia, sono schierati Idv, Lega e anche parte del Pdl che preferirebbero andare subito alle lezioni.
10 novembre 2011
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