Orario lavoro. Basilicata, modifiche non bastano. Il Governo impugna nuovamente la legge regionale
L’Esecutivo aveva già impugnato la norma lo scorso gennaio e la Ue ci aveva anche bacchettati. La Regione ha apportato delle modifiche alla normativa in agosto (ha prorogato solo la discussa misura in cui si prevedeva tra l’altro un periodo di 12 mesi per il calcolo del lavoro massimo settimanale di 48 ore). E così il Governo nel cdm del 23 settembre ha deciso nuovamente di impugnare la misura.
26 SET - Torna a far discutere la legge della Basilicata sugli orari di lavoro dello scorso novembre in cui si prevedeva tra l’altro un periodo di 12 mesi per il calcolo del lavoro massimo settimanale di 48 ore. Il Governo aveva impugnato la legge e anche dalla commissione europea è arrivata una bacchettata in quanto la misura cozzava con la direttiva Ue.
La Regione, lo scorso 4 agosto ha apportato delle modifiche alla legge, che nello specifico per le misure sull’orario di lavoro è stato quello di prorogare semplicemente le misure al 31 dicembre. Sta di fatto che il Governo nel Cdm dello scorso 23 settembre ha deciso di impugnare la legge di modifica. n. 17 del 04/08/2016, “Modifiche a norme in materia di sanità”, in quanto alcune “norme transitorie riguardanti l’orario di lavoro del personale sanitario del Servizio sanitario regionale contrastano con la normativa europea di riferimento, e invadono la materia dell’ordinamento civile, in violazione dell’art. 117 della Cost.”
26 settembre 2016
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