Ddl concorrenza. Movimento liberi farmacisti: “Governo e Parlamento abbiano coraggio e cambino rotta”
La cartina al tornasole di questo cambiamento di rotta, indipendentemente dalle dimensioni del mercato, è la liberalizzazione dei farmaci di fascia C: “Se saranno liberalizzati i farmaci con obbligo di ricetta pagati direttamente dai cittadini, allora potremmo dire di aver archiviato lobby e corporazioni”
15 FEB - “Una magnifica e immediata occasione per cambiare passo arriva dal Ddl concorrenza. E se la legge per la concorrenza che ne uscirà sarà priva di veti e condizionamenti e guarderà ai reali interessi dei consumatori, incrementando, al contempo, nuove opportunità d'investimenti, lavoro e risparmio, allora il segnale sarà convincente e gli attori internazionali se ne accorgeranno. E la Cartina al tornasole di questo cambiamento è la liberalizzazione dei farmaci di fascia C,”.
Torna a puntare i riflettori sulla necessità di liberalizzare i farmaci di fascia C ill Movimento nazionale liberi farmacisti che invita Governo e Parlamento ad avere coraggio e cambiare rotta.
“Qualche giorno fa – hanno sottolineato in una nota – la Confesercenti ha fotografato il momento economico rispetto alla crisi con estrema lucidità: ‘L'Italia sembra aver archiviato la fase più difficile della crisi ma è rimasta congelata in una fase di stabilizzazione dei livelli di attività senza che vi siano le premesse per un'accelerazione a breve. Ed anche la tanto richiesta di flessibilità sui bilanci, importante per l'Italia a breve, non sembra davvero in grado di costituire una base per una crescita più spinta’. Serve lanciare messaggi più convincenti – hanno aggiunto – serve far capire che si vuole davvero cambiare passo pensando innanzitutto alla tutela dell'interesse generale, occorre convincere mercati e UE che gli interessi corporativi non possono più entrare nelle scelte strategiche di questo Paese”.
E una magnifica e immediata occasione, ha aggiunto il Mnlf, per Governo e Parlamento è data dal Ddl concorrenza. “Se la legge per la concorrenza che ne uscirà sarà priva di veti e condizionamenti e guarderà ai reali interessi dei consumatori, incrementando, al contempo, nuove opportunità d'investimenti, lavoro e risparmio, allora il segnale sarà convincente e gli attori internazionali se ne accorgeranno – proseguono – Cartina al tornasole di questo cambiamento di rotta, indipendentemente dalle dimensioni del mercato, è la liberalizzazione dei farmaci di fascia C, se saranno liberalizzati i farmaci con obbligo di ricetta pagati direttamente dai cittadini, allora potremmo dire di aver archiviato lobby e corporazioni. Nessun valido motivo lo impedisce, solo i veti di chi vede nella protezione di alcuni privilegi medioevali un bacino elettorale, Governo e Parlamento abbiano il coraggio di cambiare rotta. Se così non sarà diventerà difficile chiedere maggiore elasticità nei bilanci per crescere con una maggiore velocità, i fatti saranno lì a smentire le parole”.
15 febbraio 2016
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