Dai tagli della manovra estiva si salva l’edilizia sanitaria
Pubblicato in G.U. il Dpcm che ripartisce tra le Regioni i 4 miliardi di tagli previsti dal decreto 78. Nessuna riduzione di risorse per edilizia sanitaria, salute umana e sanità veterinaria e una parte delle risorse destinate al trasporto pubblico locale. Ma il totale non cambia.
06 APR - Non più tagli lineari, ma una rimodulazione di quanto previsto nella manovra estiva che mette in salvo le risorse destinate all’edilizia sanitaria pubblica (558,7 milioni di euro per il 2011 e 1.161,2 milioni per il 2012), alla salute umana e sanità veterinaria (173,9 milioni) e una parte di quanto previsto per il trasporto pubblico locale (372,1 milioni).
È questo il contenuto del Dpcm pubblicato ieri in G.U. e che “onora” parte dell’accordo del 16 dicembre scorso tra Governo e Regioni, la cui applicazione è stata la condizione posta da parte regionale per dare l’Intesa su fiscalità regionale e costi standard.
Il decreto definisce anche come le riduzioni dei trasferimenti statali dovranno essere ripartite tra le Regioni, con una
tabella il cui totale è comunque di 4 miliardi, così come previsto dal decreto 78.
Messe in salvo edilizia sanitaria e tpl, dunque, i “mancati trasferimenti” andranno a colpire altre voci, a cominciare probabilmente dai fondi Fas.
06 aprile 2011
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