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Stabilità. D’Ambrosio Lettieri (FI): “Perché ho votato no. Ecco le nostre proposte alternative”


Per il capogruppo di Forza Italia in Commissione Sanità Senato “il governo ha ignorato le nostre proposte per ridurre sprechi e inefficienze nella sanità a garanzia dei livelli essenziali di assistenza. Per questo abbiamo espresso parere contrario ad una legge che accentua i disagi dei più deboli”.

12 DIC - “Ho espresso ieri in Commissione Sanità, insieme agli altri colleghi di FI, i motivi della forte preoccupazione sulla politica dei tagli del Governo che riduce diritti senza intervenire su sprechi e corruzione. Ma non mi sono limitato a questo. Con senso propositivo e di responsabilità, come gruppo, abbiamo presentato un parere positivo alla misure che la legge di stabilità prevede in ambito sanitario, condizionandolo, però, all'assunzione di impegno da parte del Governo su sette punti che ritenevamo e riteniamo dirimenti.
Il Governo non ha inteso assumere alcun impegno, né ha preso in considerazione una sola nostra proposta. Di questo se ne assume tutta la responsabilità”.
 
Così il senatore Luigi d’Ambrosio Lettieri, capogruppo FI Commissione Igiene e Sanità del Senato, che ieri ha espresso parere favorevole alla Legge di Stabilità, con voto contrario di FI e M5s.
“In sanità la beffa è doppia e tanto più grave perché riguarda diritti inalienabili che sono quelli alle cure, all'assistenza, all'accesso ai farmaci e a un posto letto”, afferma d’Ambrosio Lettieri, “Un danno incalcolabile che accentua le disuguaglianze e pregiudica i principi basilari della coesione sociale. Non una parola è stata detta nella legge di stabilità sui 30 miliardi di euro che lo stesso ministro Lorenzin ha indicato come costo prodotto sui bilanci pubblici per corruzioni, sprechi e inefficienze. Tante parole, invece, sono state scritte con l'inchiostro della irragionevolezza per tagliare i diritti delle persone più deboli, lasciati soli con la sofferenza fisica e morale”.
Il senatore di FI sottolinea come “dopo le nostre proposte rimaste inascoltate, a parlare saranno, con tutta evidenza, le piazze, dove diventa sempre più forte il grido di protesta contro i disastri prodotti dall'arroganza di un Governo inadeguato alle esigenze del Paese e che sta distruggendo le politiche sociali e i principi di universalità e solidarietà che sono la cifra distintiva del nostro welfare”.
 
Questi i sette punti contenuti nella proposta di Forza Italia sulla sanità:
1. occorre garantire che la prefigurata riduzione di 1,5 miliardi di euro dell'incremento del Fsn concordato tra il Governo e le Regioni non pregiudichi l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e non comporti a livello regionale un'ulteriore riduzione della spesa farmaceutica già attualmente assoggettata a tetti di spesa molto rigorosi;
2. è necessario introdurre, previo coordinamento con le Regioni, misure specifiche atte a rafforzare il sistema di individuazione, di prevenzione e contrasto alle aree di inefficienza e sprechi, nonché ai fenomeni corruttivi presenti nel servizio sanitario nazionale al fine di recuperare risorse da destinare prioritariamente all'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza;
3.è necessario provvedere, mediante appositi finanziamenti, all'aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza con riferimento alle patologie croniche e rare, nonché all'aggiornamento del Nomenclatore tariffario delle protesi e degli ausili;
4.è necessario che le disposizioni di cui al comma 253 lettera a) dell'articolo 2 siano modificate nel senso di ridurre la prevista estensione al periodo 2016-2020 dei vigenti parametri di contenimento della spesa per il personale degli enti e delle aziende del Servizio sanitario nazionale, limitandole al solo anno 2015;
5.è necessario rideterminare il finanziamento del Fondo sanitario nazionale alla luce dell'impatto delle cronicità come diabete, malattie cardiovascolari e demenze connesse al progressivo invecchiamento della popolazione.
6.è necessario prevedere specifiche disposizioni idonee a rendere più concreta la possibilità di accesso ai farmaci innovativi unitamente alla sostenibilità del sistema sanitario;
7. è necessario introdurre disposizioni recanti una disciplina organica in materia di condizioni assicurative degli esercenti le professioni sanitarie che tenga conto delle diverse tipologie di professionisti interessati (medici dipendenti, liberi professionisti e convenzionati), nonché delle diverse professioni di area medica, al fine di garantire un’applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale e di assicurare la piena obbligatorietà della copertura assicurativa, anche mediante l’istituzione dell’azione diretta del danneggiato nei confronti dell’assicuratore.

12 dicembre 2014
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