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De Palma (Nursing Up): “Lavoratori del pubblico impiego agguantati come agnelli sacrificali”


Il presidente del sindacato degli infermieri dice basta a interventi "ignobili" come quelli contenuti nella legge di Stabilità, che vengono presentati come “la giusta medicina” ma che invece lasciano la gente esausta e il sistema sociale sempre più impoverito.

22 OTT - “Siamo di fonte a un segno tangibile della profonda crisi di questa nostra politica, che mentre si dibatte nel perimetro della propria sempre più discutibile competenza, dimostra propensione a produrre norme nefaste, perché in grado di alimentare aspettative irrealizzabili oppure, e questo è anche peggio, di produrre danni importanti al tutto il sistema sociale”. Così Antonio De Palma, presidente del Nusing Up, sindacato degli infermieri, commenta il testo della Legge di Stabilità che prevede tagli anche per il personale del Ssn.

“La bozza della legge di Stabilità – spiega De Palma - allo stato dell’arte prevede la proroga al 31 dicembre 2014 del blocco dei contratti collettivi nazionali di lavoro dei dipendenti pubblici. Questo provvedimento era stato annunciato in occasione dell’emanazione del Dpr 111/2011 e che il blocco della contrattazione è stato previsto è stato previsto dall’articolo 9, comma 17, del dl 78/2010, convertito in legge 122/2010 e doveva terminare il 01.01.2014. Ma quella che sembra di fatto un’azione di attacco alla funzione pubblica continua, perché l’attuale esecutivo ha deciso anche di ingessare l’indennità di vacanza contrattuale, un salvagente automatico previsto proprio nei casi di blocco della contrattazione, cosa quasi certa se si immaginano i prevedibili ritardi nella tornata contrattuale 2015-2017”.

Inoltre, spiega ancora il presidente del Nursing Up, “la legge di Stabilità blocca l’indennità di vacanza contrattuale agli importi che i dipendenti pubblici avevano in godimento al 31 dicembre 2013, dimenticando tuttavia che nella sostanza ciò significa bloccare tutto agli importi che venivano erogati nel 2010. E come se tutto ciò non bastasse, il provvedimento in fase di approvazione definitiva interviene anche sull’articolo 9 del dl 78/2010, convertito in legge 122/2010 per far sì che diventi stabile l’obbligo di tagliare i fondi della contrattazione decentrata in proporzione al costo delle cessazioni del personale verificatesi negli anni precedenti”.

“Ma non è tutto. Perché – sottolinea De Palma - se viene confermato, la mannaia del Governo infierisce sui pubblici dipendenti anche attraverso una norma che, con l’intento di far chiarezza, sottolinea senza mezzi termini che le prestazioni lavorative rese in giornate di festa o festività infrasettimanali da personale inserito in servizi a turno non costituiscono prestazioni di lavoro straordinario e che il pagamento della maggiorazione per straordinario può spettare, in questi casi, solo se si parla di prestazioni lavorative eccedenti l’orario del turno ordinario giornaliero ordinariamente previsto”.

“Per noi del Nursing Up non serviva essere delle sibille cumane per prevedere quale sarebbe stato il comportamento di questo governo delle larghe intese”, afferma il presidente del sindacato degli infermieri. “Certo è che se di intese si parla, ancora una volta è tutto sbagliato, ancora una volta si agguantano gli agnelli sacrificali, ovvero i lavoratori del pubblico impiego”.

“Di fronte a questa evidenza – secondo De Palma - c’è da chiedersi con quale coraggio solo quale settimana addietro qualche sindacato ha avuto addirittura il coraggio di minacciare mobilitazioni contro il ‘rischio’ di una crisi di Governo”.

De Palma punta il dito anche contro il cuneo fiscale. “In queste ore leggiamo sui principali quotidiani che le norme introdotte, quelle sul cuneo fiscale, consentiranno alle buste paga dei lavoratori di rafforzarsi, peccato che si parli di somme ridicole, da 3 a 14 euro al mese, quindi al massimo 14/15 centesimi al giorno. Insomma, un infermiere con 34 mila euro di stipendio annuo lordo, con questa splendida manovra, percepirà un aumento che dovrebbe aggirarsi attorno agli 8 euro al mese”.

Il presidente del Nursing Up parla, allora, di “iniziative che non fanno altro che deprimere ulteriormente il nostro sistema sociale, già messo duramente alla prova dagli sperperi vergognosi della politica e delle istituzioni. E cosa dire di questo provvedimento, che invece di correggere le storture della riforma Fornero e quindi le profonde ingiustizie nei confronti delle lavoratrici, soprattutto se nate dopo il 1951, prevede la rateizzazione di TFS o TFR su più anni, se superiori ai 50 mila euro?”.

Per De Palma, allora, “è ormai sempre più evidente l’esigenza di strategie sociali condivise, contro provvedimenti ignobili che vengono di volta in volta presentati come ‘la giusta medicina’ ma che invece lasciano, e questo è evidente alla luce dei fatti, la gente esausta”.
 

22 ottobre 2013
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