Ddl Lorenzin. Garattini: “Bene il riordino su sperimentazioni. Ma senza risorse temo buco nell'acqua"
Le novità contenute nel ddl Lorenzin riguardanti le sperimentazioni cliniche sembrano trovare il favore del direttore dell’Istituto Mario Negri. Ma c’è un problema. “È un po’ difficile migliorare e dotare i vari uffici delle necessarie competenze a costi invariati”.
31 LUG - Un giudizio sostanzialmente positivo quello di Silvio Garattini al ddl Lorenzin nella parte riguardante le sperimentazioni cliniche (articolo 1) che ha commentato: “Si tratta per il momento di una serie di comunicazioni e di titoli di problemi riguardanti la sperimentazione clinica. È certamente logico che si debba realizzare una legge che riepiloghi e chiarifichi tutte le disposizioni attualmente disperse in molte leggi, decreti e circolari”.
La misura, ricordiamo, conferisce al Governo la delega per il riassetto e la riforma della normativa in materia di sperimentazione clinica dei medicinali per uso umano. Prevede la semplificazione di alcuni adempimenti formali e le modalità d’uso per la ricerca su materiale clinico residuo da precedenti attività diagnostiche e terapeutiche. Obiettivo annunciato quello di favorire la ricerca nel nostro Paese. Ma per il professor Garattini c’è un problema: “Il solo difetto è che si preannuncia la mancanza di nuovi oneri. È un po’ difficile migliorare e dotare i vari uffici delle necessarie competenze a costi invariati”.
Infine, una battuta anche sull’articolo 2 riguardante il trattamento del dolore nel parto: “È auspicabile il programmato LEA riguardante il trattamento del dolore durante il parto e post-parto”.
31 luglio 2013
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