Dalla proposta di delibera per il Cipess sul riparto del finanziamento destinato alla proroga e all’estensione, per l’anno 2024, della sperimentazione per la remunerazione di prestazioni e funzioni assistenziali nelle farmacie dei servizi alle modifiche sul riparto del bonus psicologo. Ancora, dagli elementi di indirizzo per la prevenzione e la gestione integrata dell’asma grave alle indicazioni sulla disponibilità del latte umano donato in Italia. E poi provvedimenti sul Fascicolo sanitario elettronico 2.0, sul programma annuale di attività e di interventi dell’Agenzia italiana del farmaco e sulla relazione dell’Istituto superiore di sanità.
È un piatto ricco quello arrivato sul tavolo della Conferenza Stato Regioni di oggi. Tanti i provvedimenti sulla sanità che hanno ricevuto il via libera, ma anche qualche rinvio.
Via libera alla proposta di deliberazione per il Cipess del riparto per il finanziamento della farmacia dei servizi anche per il 2024, riformulata in base alle indicazioni delle regioni. Sul piatto un finanziamento di euro 25.300.000 per la proroga e l’estensione, per l’anno 2024, della sperimentazione per la remunerazione delle prestazioni e delle funzioni assistenziali erogate dalle farmacie con oneri a carico del Servizio sanitario nazionale.
Le risorse saranno così erogate: un importo pari al 70% delle somme assegnate sarà erogato successivamente alla acquisizione dell’Intesa della Conferenza Stato-Regioni sulla proposta di riparto del Fondo sanitario nazionale 2024 relativo alla ripartizione delle quote vincolate agli obiettivi di Piano sanitario nazionale; il residuo importo pari al 30% delle somme assegnate sarà erogato successivamente alla valutazione della relazione conclusiva circa gli esiti dell’intera attività della sperimentazione da parte del Comitato paritetico e del Tavolo tecnico.
Via libera dalla Conferenza al nuovo documento “Elementi di indirizzo per la prevenzione e gestione integrata dell’asma grave” elaborato da Gard Italia (Global Alliance Against Chronic Respiratory Desease) che ritocca, in base alle osservazioni ricevute dalle regioni, quello già anticipato da Quotidiano Sanità. L’obiettivo del provvedimento, lo ricordiamo, è quello di dare uniformità alle azioni necessarie a gestire la patologia proponendo quindi un modello generale che possa essere utilizzato come matrice per Pdta regionali e aziendali e massimizzare accessibilità, presa in carico attiva dei pazienti, continuità delle cure e integrazione tra diversi percorsi e competenze specialistiche
E ancora semaforo verde anche al documento relativo alla “Disponibilità del latte umano donato in Italia”. Redatto dal gruppo di lavoro sul Lud, il documento arriva in una nuova veste rispetto a quello anticipato nel mese di luglio e punta a valorizzare e ottenere una maggiore disponibilità ed una più appropriata distribuzione di latte umano donato sul territorio nazionale.
Il provvedimento evidenzia in particolare come nell’ambito dell’assistenza ai neonati ad alto rischio, e in particolare ai pretermine, in carenza del latte materno della propria madre, il ricorso al Lud sia molto più vantaggioso rispetto all’uso del latte formulato per pretermine. Una superiorità, si sottolinea, che riguarda sia l’out come clinico, sia il risparmio in termini di costi sanitari. Anche il Lud, precisano gli esperti, ha un costo, ma poiché “i costi sanitari per affrontare la conseguenza della sua mancata disponibilità risultano maggiori il suo uso risulta avere un rapporto costo beneficio chiaramente favorevole”.
Sì anche all’Accordo sulla proposta di integrazione dell’articolo 10, comma 2, lett. c), del documento “La formazione continua nel settore salute” che dà il via libera all’inserimento nella commissione nazionale di un esperto designato dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni sanitarie di fisioterapisti.
Parere reso infine allo schema di decreto del Ministro della salute e del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’innovazione tecnologica, di concerto con il Mef, di modifica del provvedimento 7 dicembre 2023 sul Fascicolo sanitario elettronico 2.0;
Rinviato invece il parere sul programma annuale di attività e di interventi dell’Agenzia italiana del farmaco relativo all’anno 2024.
Infine, presa d’atto ma con alcune richieste alla relazione dell’Istituto superiore di sanità sulle attività svolte al servizio delle regioni a valere sulle quote vincolate del Fondo sanitario nazionale per gli anni 2021, 2022 e 2023.