Violenze contro i veterinari pubblici. Sivemp scrive a Balduzzi e Cancellieri: "E' emergenza"
Percosse, colpi di arma da fuoco, minacce. Episodi gravi, che continuano, con un’escalation allarmante. Il presidente della Sivemp, Aldo Grasselli, scrive una lettera ai ministri della Salute e dell’Interno per chiedere di trovare soluzioni immediate.
27 SET - Lo scorso 24 settembre l’auto di un veterinario in servizio all’Unità operativa veterinaria di Torre del Greco, parcheggiata davanti alla sede dell’Asl, è stata investita da una raffica di colpi di arma da fuoco esplosi da un uomo che è poi fuggito a bordo di uno scooter. Non si tratta che dell’ultimo di “una lunga serie di drammatici episodi” di intimidazione contro i veterinari pubblici che la Sivemp denuncia da anni e di cui anche
Quotidiano Sanità si era occupato con
un ampio articolo.
Denunce, finora cadute nel vuoto, sottolinea la Sivemp. Che ora chiede però un intervento immediato del Governo e, per sollecitarlo, ha inviato oggi una lettera al ministro della Salute, Renato Balduzzi, e al ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri.
“E’ un’escalation allarmante – si legge nella lettera - davanti a cui sentiamo il dovere di chiedere di nuovo, oggi, pressantemente, l’intervento deciso delle Istituzioni. Da tempo attendiamo che vengano messe in atto azioni di prevenzione e di contrasto efficaci. La creazione dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori e sull’attività di medicina veterinaria pubblica, chiesto dal Sivemp e istituito presso il ministero della Salute due anni fa, non è stato in grado fino ad ora di fornire risposte concrete. Né in termini di protezione dei veterinari, né in termini di supporto e risarcimento dei gravi danni che tanti di loro subiscono”.
“Trovare soluzioni per contrastare questa emergenza – scrive Grasselli ai ministri - deve essere il primo punto all’ordine del giorno della riunione dell’Osservatorio sulla sicurezza degli operatori e sull'attività di medicina veterinaria pubblica, convocata per il 2 ottobre al ministero della Salute. E ci auguriamo che esso possa finalmente affrontare concretamente ed efficacemente la gravità del fenomeno con il coinvolgimento, ormai non più procrastinabile, del Ministero degli Interni. Da subito. Perché i veterinari pubblici vittime delle violenze non possono più essere lasciati soli".
27 settembre 2012
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