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M5S: “Ok superamento, ma mancano risorse e vanno escluse le telematiche”


27 NOV -

“Fare il medico non è un lavoro come gli altri, ma una missione che risponde alla vocazione di mettersi al servizio degli altri. Una prerogativa che non viene presa in considerazione dall’attuale test di accesso alla facoltà di medicina che è ingiusto, iniquo, inaccessibile per chi proviene da famiglie più svantaggiate e spesso pretesto per un vergognoso mercimonio. Penso a tutti quei giovani che hanno dovuto rinunciare al loro sogno a causa di questa selezione, a chi si è dovuto accontentare di qualcos’altro, a chi è dovuto espatriare. Noi dobbiamo ragionare su come garantire i diritti di tutti i cittadini e questa materia ne comprende due: il diritto allo studio sancito dall’articolo 34 della costituzione e la piena realizzazione della persona umana, per la quale l’articolo 3 ci impone di rimuovere ogni ostacolo. Per tutti questi motivi, abbiamo lavorato insieme alla maggioranza su questa legge delega e nel testo vedo molte delle istanze per le quali ci siamo battuti. A partire dalla programmazione del fabbisogno di medici, la cui mancanza in passato aveva creato quell’imbuto formativo che grazie al governo Conte è stato superato. Purtroppo, però, restano delle criticità, motivo per il quale noi ci asterremo. Da un lato, mancano le risorse: non essendo previsti investimenti in Legge di Bilancio è evidente che quest’anno questa delega non si realizzerà. Dall’altro, c’è l’annoso problema delle università telematiche: servono paletti per evitare che le università telematiche che oggi non sono accreditate per medicina rientrino dalla finestra attraverso le materie comuni al primo semestre. Dopo aver lavorato alla modifica dell’accesso a medicina, con le criticità che speriamo vengano risolte nel passaggio alla Camera, dobbiamo lavorare alla formazione post laurea e serve un impegno importante per valorizzare i medici in Italia. Oggi un medico ospedaliero italiano guadagna più o meno la metà di un collega tedesco: è chiaro che se non paghiamo meglio i medici e non mettiamo un argine ai gettonisti, continueremo a perdere personale e questo non ce lo possiamo permettere. Se la ministra si batterà per il diritto allo studio e per i necessari investimenti, ci troverà sempre al suo fianco. Purtroppo, la direzione che sta seguendo questo governo è diametralmente opposta”. Lo dichiara in Aula a Palazzo Madama Mariolina Castellone, senatrice del Movimento 5 Stelle e vicepresidente del Senato, in sede di dichiarazione di voto sul disegno di legge delega sull’accesso alla facoltà di medicina.



27 novembre 2024
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