Granato (M5S): “Stato interviene per garantire diritto alla cura”
18 GIU - "Parlo da cittadina calabrese prima che da parlamentare. Per la prima volta nella storia tormentata della sanità regionale, lo Stato interviene direttamente a difesa del diritto alla cura sancito dalla nostra Costituzione. La Calabria subisce piani di rientro dal 2009, ed è commissariata senza soluzione di continuità dal 2010 ad oggi. Da quando la materia sanitaria è entrata nel regime di concorrenza stato-regione a seguito della riforma del Titolo V, la politica locale è entrata a gamba tesa nella sanità, declassando i cittadini calabresi al rango di sudditi di 'serie C' consentendo un punteggio sui LEA di appena 136 su un minimo di 160. Il regime commissariale, finché non si è insediato questo governo, non ha prodotto risultati, anche perché le nomine dei direttori generali delle ASP sono rimaste sempre saldamente nelle mani del governatore di turno, e con esse il reclutamento del personale". Così la senatrice del MoVimento 5 Stelle,
Bianca Granato, intervenendo in Aula sul decreto Calabria.
In questo modo, ha proseguito, "si sono tenuti aperti serbatoi di voti clientelari canalizzati verso i vari patroni della politica locale, che ovviamente se ne sono sempre serviti per mantenere in piedi lo status quo, mentre le migliori competenze in campo medico sono dovute migrare altrove. In tutto questo, il governatore Oliverio fino all’ultimo ha nominato i direttori generali, rifiutandosi di coordinarsi con il commissario Cotticelli mandato dal governo. Da qui la giusta reazione del ministro della Salute Giulia Grillo e la decisione di staccare finalmente la spina! In quasi 20 anni di autonomia regionale, la sanità in Calabria è stata azzerata. E allora ben vengano i controlli sistematici e ricorrenti sulle attività dei direttori generali e dei commissari straordinari, ben venga la possibilità di sostituire tali figure in tempi rapidissimi ad opera del Commissario straordinario come prevede il decreto e soprattutto ben venga il progetto del Movimento 5 Stelle di sottrarre definitivamente alla politica le nomine dei direttori generali. Che questa che stiamo inaugurando possa essere una vera stagione di rinnovamento per la nostra Regione e una opportunità di recupero del gap che ci tiene in un limbo dal quale abbiamo disperato ed urgente bisogno di uscire".
18 giugno 2019
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