Il 118 e quelle “strane” riletture sul sito del Ministero della Salute
21 DIC -
Gentile direttore,
alcune pagine web del sito istituzionale del Ministero della Salute sono state colte da un singolare fenomeno che parrebbe tendere a trasformare la semplice comprensione logica di concetti basilari, in complessi tracciati informatici per l’analisi dei dati. Come è noto sono state numerose le problematiche Emiliano Romagnole in tema di organizzazione del servizio di Emergenza Territoriale 118 e molte delle criticità sono derivate proprio dal mancato rispetto dei parametri di riferimento per la programmazione regionale del numero dei “Mezzi di Soccorso Avanzato”.
Eppure il termine “MSA” dice tutto: un mezzo di soccorso che sia in grado di garantire ai cittadini soccorsi un livello di soccorso avanzato, che comprenda quindi tutte le procedure diagnostico-terapeutiche o di supporto delle funzioni vitali eseguibili sul paziente nel territorio. Senza la necessità di alcuna fantasiosa interpretazione, in quasi tutto il territorio nazionale, anche in considerazione delle linee guida cliniche che suggeriscono schemi comportamentali e ruoli in situazioni di emergenza, i “Mezzi di Soccorso Avanzato” sono sempre stati considerati come ambulanze o automediche o elicotteri con presenza contemporanea di Medico ed Infermiere.
Chi potrebbe mai fare tutto da solo una rianimazione avanzata o la corretta gestione di un politrauma? Parametro saggio quello previsto dal DM 70/2015, un Mezzo di Soccorso Avanzato ogni 60.000 abitanti e per non più di 350 km² di territorio con programmazione su scala regionale, per ovviare a eccessive concentrazioni urbane a scapito dell’extraurbano.
Un parametro saggio anche visti i correttivi oro-geografici previsti per le aree montane e per quelle di difficile accesso che garantiscono la ridondanza, cioè la possibilità che arrivi in tempi brevi un secondo MSA qualora il mezzo di zona sia impegnato o qualora vi siano eventi che coinvolgono più pazienti severamente compromessi.
Fino a pochi giorni fa il sito del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/) quando si ricercava “mezzo di soccorso” riportava questa schermata, semplice ed immediata, che garantiva ad ogni cittadino una pronta comprensione di cosa fosse avanzato e cosa no, e di chi lo avrebbe soccorso.
Definizioni pubblicamente accessibili e forse scomode a qualche regione che aveva programmato i servizi in modi molto diversi da quanto previsto negli standard, e che per rispondere a numerose interrogazioni da parte dei Consiglieri Regionali avevano dovuto arrampicarsi sugli specchi nelle definizioni dei MSA, utilizzando quelle derivate dai tracciati informatici per la raccolta dati. Tracciati che però nulla hanno a che vedere con la reale capacità di questi mezzi di dare una effettiva assistenza “Avanzata”.
Forse le troppe interrogazioni, forse i troppi problemi, chi può saperlo… oggi però, stranamente, la pagina del sito del Ministero è stata rivista, e non riporta più quelle semplici ed immediate definizioni, bensì una tabella del record informatico usato da qualche Assessorato per giustificare l’enorme difformità rispetto al parametro ripetuto anche dal DM 70: un mezzo avanzato ogni 60.000 abitanti.
Divertente è l’effetto che questo comporta, diciamo un effetto collaterale. Qualche regione ha inteso dichiarare che un mezzo di soccorso con il solo infermiere o con il solo medico sia un mezzo “avanzato”, quando la norma ci dice di averne uno ogni 60.000 abitanti… ma oggi, stando alle risposte di certi assessorati, emerge che contando come avanzati anche tutti i mezzi infermieristici il rapporto esistente in molte province diviene quello di un mezzo ogni 23.000 abitanti….
A questo punto, i casi sono due: o si smette di prenderci in giro e si riconosce univocamente che il MSA deve essere un mezzo che abbia a bordo tanto il medico quanto l’infermiere, oppure sarà il caso, stando a queste fantasiose interpretazioni, che alcune regioni giustifichino davanti alla Corte dei Conti il motivo per il quale in alcune aree hanno con 1 mezzo a 23.000 abitanti, più del doppio di “MSA Informatici” rispetto il parametro di riferimento fissato a livello nazionale con le evidenti spese connesse per la gestione.
Qualcuno forse pensa che basta mettere una tabella di record informatico in una pagina web per legittimare modelli organizzativi credendo nessuno se ne renda conto… Ci si chiede se sia normale spiegare ai cittadini come sono composti i mezzi di soccorso usando tabelle di record di archiviazione informatica? La famosa trasparenza non serviva a rendere comprensibili le informazioni, come lo erano fino a pochi giorni fa? Cerchiamo di andare alla sostanza, il soccorso avanzato lo deve garantire un’equipe, non solo il medico, non solo l’infermiere, ma entrambe le figure sinergicamente embricate nell’equipaggio assieme al personale tecnico. La ciliegina sulla torta nelle nuova pagina web del Ministero riguarda il personale!
Parrebbe infatti dalla lettura del nuovo testo, che anche medici ed infermieri, possano essere reclutati extra SSN tramite privati, ONLUS, e fantomatiche Cooperative…. Eppure come il DPR 27 Marzo 1992 richiama, così come le leggi e altre norme successive, i Medici del servizio di Emergenza Territoriale devono essere Medici del SSN! Non possiamo pensare che con un pagina web si diffonda il messaggio che cooperative e onlus, possano arruolare del personale medico, tra l’altro privo dei titoli richiesti per le procedure concorsuali della dirigenza SSN e per la convenzione 118, in barba alle graduatorie esistenti. Ma qualche regione lo ha fatto… e forse… sul sito… valeva la pena cercar di scrivere che la cosa sia normale…. Segnaleremo e chiederemo al Ministero della Salute apposita revisione della pagina.
Snami Emilia Romagna
21 dicembre 2016
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