Sla. I malati protestano sotto la sede della Regione per la chiusura del centro “Il Bene”
Partecipa anche il giornalista Marino Bartoletti. “Il Bene” è un reparto dell’Irccs Bellaria di Bologna che segue i pazienti dopo l’età pensionabile. Donini si è presentato alla manifestazione per incontrarli: “Ho garantito loro che nei prossimi giorni, già martedì, convocherò in Regione tutti, dall’azienda sanitaria di Bologna, alle associazioni, i clinici, in modo da discuterne in un tavolo risolutivo”.
26 GEN - “Il Bene, Il Bene”, gridano sotto la sede della Regione Emilia-Romagna pazienti, familiari e diverse associazioni per le persone malate di sclerosi laterale amiotrofica, atassia, sclerosi multipla e altre patologie neurologiche rare.
Hanno organizzato una protesta ieri mattina, 25 gennaio, contro l'intenzione dell'azienda Usl di Bologna di chiudere il centro "Il Bene" (Bellaria Neuroscienze), reparto che segue i pazienti colpiti da questi gravi disturbi neurodegenerativi e neuromuscolari dell'Irccs Bellaria di Bologna, dopo il raggiungimento dell'età pensionabile del responsabile
Fabrizio Salvi.
L’assessore regionale alle Politiche per la Salute
Raffaele Donini si è presentato alla manifestazione per incontrare familiari e rappresentanti delle associazioni molto preoccupati per il futuro dei malati. "Ho garantito loro che nei prossimi giorni, già martedì, convocherò in Regione tutti, dall'azienda sanitaria di Bologna, alle associazioni, i clinici - ha annunciato - in modo da discutere in un tavolo risolutivo quella che è l'intenzione della Regione di assicurare il massimo livello di cura, di prosecuzione di questo percorso diagnostico-terapeutico che è un'eccellenza nazionale”. Donini ha anche chiarito che “non spetta all’assessore la scelta sui direttori di dipartimento o sui percorsi dei singoli professionisti”.
Alla protesta ha voluto portare la sua solidarietà anche il giornalista
Marino Bartoletti: “Facciamo finta di essere davanti a una distrazione, non a una ingiustizia - ha commentato -. Io che sono stato vicino a loro non posso non esserci anche oggi”.
Le associazioni (AssiSla, Aisa, AssiSM, Miastenia Insieme) chiedono che sia garantita la continuità: “Oggi protestiamo insieme a una piccola parte dei nostri 2000 malati - ha spiegato
Italo Forni, presidente di AssiSM - perché togliere un servizio come questo sarebbe disastroso. Chiediamo la possibilità di continuare con il nostro neurologo almeno per altri tre anni”.
26 gennaio 2023
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