L’Emilia-Romagna lancia gli Stati generali della Salute
“Quale sanità per i prossimi anni?”. È questa la domanda che si pone la Regione guidata da Stefano Bonaccini. Da qui l’idea di lanciare gli “Stati generali della salute in Emilia-Romagna”, “tanto più dopo la dura prova del Covid, che ha rappresentato una frattura di sistema, e oggi a fronte di un’altra emergenza rispetto alla sostenibilità economica: quella energetica”. Dal Lavoro al Clima, dai sanitari ai territori.
11 NOV - “Quale sanità per i prossimi anni?”. È questa la domanda che si pone la Regione guidata da Stefano Bonaccini. Da qui l’idea di lanciare gli “Stati generali della salute in Emilia-Romagna”, “tanto più dopo la dura prova del Covid, che ha rappresentato una frattura di sistema, e oggi a fronte di un’altra emergenza rispetto alla sostenibilità economica: quella energetica”.
Il percorso che la Regione ha avviato in questi giorni punta al confronto con chi la sanità la fa e la vive giorno per giorno,
i professionisti che vi lavorano: medici, infermieri, operatori socio-sanitari, ricercatori e giovani specializzandi, tecnici e amministrativi, farmacie, medicina convenzionata, le Università e la comunità scientifica, naturalmente i territori e i cittadini. E ancora: insieme ai sindaci, ai rappresentanti del volontariato, a chi quotidianamente sul territorio è impegnato per rendere praticabile il diritto alla salute, fino ai firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima.
Mentre, si legge ancora nella nota “parallelamente, prosegue il confronto con i sindacati del comparto. Per arrivare al termine degli Stati generali con un progetto condiviso su come dovrà essere la nuova sanità”. Per la Regione Emilia-Romagna “ogni decisione che riguardi la sanità e il diritto alla salute ha una precondizione:
il governo del sistema sanitario è e deve rimanere pubblico”.
“I tempi saranno quelli necessari per affrontare un tema che tocca da vicino, come pochi altri, la vita quotidiana degli emiliano-romagnoli. Si è partiti con un primo giro di consultazioni il cui termine è previsto entro Natale. Gli esiti del confronto, che saranno portati all’Assemblea legislativa regionale, guideranno i passi successivi da compiere per continuare a garantire qualità al servizio sanitario dell’Emilia-Romagna e, conseguentemente – si conclude nella nota -, qualità della vita ai propri cittadini”.
11 novembre 2022
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