Assolto dall’omicidio della moglie, perché per i giudici: “Il delirio di gelosia è una situazione patologica”
Dopo la sentenza, che ha assolto per incapacità di intendere e di volere legata a un delirio di gelosia Antonio Gozzini per l'omicidio della moglia, i giudici spiegano: "Radicale disconnessione dalla realtà tale da comportare infermità che esclude l'imputabilità". Ma il ministro Bonafede ha deciso di inviare gli ispettori per accertamenti sul caso.
10 DIC - "Appare necessario anche ai fini di una corretta informazione, in attesa della stesura della motivazione della sentenza, tenere doverosamente distinti i profili del movente di gelosia, dal delirio di gelosia, quale situazione patologica da cui consegue una radicale disconnessione dalla realtà, tale da comportare uno stato di infermità che esclude, in ragione elementare principio di civiltà giuridica, l'imputabilità".
Lo scrive in una nota il tribunale ordinario di Brescia dopo la sentenza di assoluzione per
Antonio Guzzini, che ha ucciso la moglie
Cristina Maioli ed è stato prosciolto perché ritenuto incapace di intendere e volere.
Ieri l'uomo è stato prosciolto perché ritenuto "incapace di intendere e volere". Il tribunale ha quindi ricordato che il movente di gelosia è "ben noto alla Corte di Assise di Brescia che proprio in ragione di tale concezione distorta del rapporto di coppia nel recente passato ha irrogato in due occasioni la pena dell'ergastolo".
Per l'assoluzione di Gozzini, nel corso delle indagini preliminari, i consulenti del pubblico ministero della difesa hanno concluso concordemente, sostenendo che "la patologia delirante di cui era ed è tuttora portatore Gozzini escludeva ed esclude in radice la capacità di intendere e volere con specifico riferimento al fatto commesso". Da qui la sentenza di assoluzione che ha spinto il Ministero della Giustizia ad inviare gli ispettori per accertamenti.
10 dicembre 2020
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Cronache
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma
Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Joint Venture
- SICS srl
- Edizioni
Health Communication srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy