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Bullismo. In Italia ne è vittima più del 35% dei ragazzi. Un Sms per fermarlo insieme a Telefono Azzurro


Questo il risultato di un'indagine condotta da Telefono Azzurro e Doxa Kids, che ha coinvolto oltre 1500 giovani di età compresa tra i 11 e i 19 anni su tutto il territorio. Per far fronte a questo fenomeno, l'Associazione, attraverso il numero gratuito 1.96.96, i social e la chat sul sito www.azzurro.it, ascolta ogni giorno, 24 ore su 24, il dramma non solo di bambini e adolescenti vittime di bullismo, ma anche degli adulti che gli sono accanto.

03 DIC - Secondo un'indagine condotta da Telefono Azzurro e Doxa Kids, che ha coinvolto oltre 1500 giovani di età compresa tra i 11 e i 19 anni su tutto il territorio italiano, il 35% di loro è stato vittima di episodi di bullismo, online e offline. Per far fronte a questo preoccupante fenomeno, l'Associazione, attraverso il numero gratuito 1.96.96, i social e la chat sul sito www.azzurro.it, ascolta ogni giorno, 24 ore su 24, il dramma non solo di bambini e adolescenti vittime di bullismo, ma anche degli adulti che gli sono accanto e non sanno come intervenire, offrendo loro un supporto e un intervento immediato.

Canali di aiuto molto preziosi, che ora è possibile sostenere grazie alla campagna di raccolta fondi con Sms solidale al 45596 intitolata "Bullismo, fermiamolo adesso", promossa da Telefono Azzurro Onlus dall'1 al 21 dicembre 2014.
Il bullismo è un dramma della solitudine, per questo l'ascolto e la tempestività di intervento hanno un'importanza cruciale per aiutare in modo concreto le vittime prima che sia troppo tardi. I ragazzi che subiscono ripetute forme di prevaricazione e sopruso, fisiche o psicologiche, da parte di coetanei, raramente confessano le angherie subite a qualche figura adulta, genitori o educatori. In questo modo, senza la possibilità di condividere con qualcuno paure e difficoltà, la pressione psicologica di trovarsi al centro di una condizione di malessere provocata dalla cattiveria degli altri diventa insopportabile. E troppo spesso può portare a conseguenze drammatiche.

Il fenomeno, in particolare, ha trovato in Internet e nei social network un terreno molto fertile per affondare le sue radici e crescere in maniera incontrollata e invisibile. Da una ricerca europea condotta in Italia da Telefono Azzurro, infatti, emerge che il 79% degli episodi di bullismo avviene a scuola, i casi di cyber bullismo sono in aumento e rappresentano il 28,7%. Questo perché i luoghi di incontro e scambio dei giovani sono sempre più virtuali: telefono, e-mail, chat, social network e Sms sono sempre più spesso usati per minacciare o intimidire qualcuno. Inoltre, la pervasività e la persistenza degli atti di bullismo online, uniti alla possibilità di anonimato e alla distanza fisica ed empatica creata dallo schermo, rendono ancora più preoccupante il fenomeno.

Immagini e video non autorizzati, ad esempio, diventano facilmente di dominio pubblico: secondo la ricerca di Telefono Azzurro, infatti: 1 adolescente su 3 ha trovato online proprie foto non autorizzate, 1 su 5 ha trovato proprie foto imbarazzanti, più di 1 su 7 ha trovato online propri video non autorizzati e più di 1 su 10 ha trovato propri video imbarazzanti.

Per tutte queste ragioni, il progetto "Bullismo, fermiamolo adesso" si muove su due fronti: quello della prevenzione, attraverso campagne di sensibilizzazione e laboratori nelle scuole e negli ambiti extrascolastici per insegnare ai ragazzi i valori della tolleranza e dell'attenzione all'altro, ma anche cosa fare e a chi rivolgersi quando ci si trova vittima di casi di bullismo, e quello dell'ascolto, attraverso le linee 1.96.96 e la chat di Telefono Azzurro, strumenti fondamentali per rompere il cerchio di angoscia e solitudine prima che sia troppo tardi.

03 dicembre 2014
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