Ecco i tagli ai costi della politica regionale. Il documento
26 SET - Una riduzione netta e significativa di tutti i costi della politica; un'azione volta ad assicurare piena trasparenza dei dati relativi ai costi di funzionamento delle istituzioni e dei gruppi consiliari; l'attivazione di procedure di controllo, attraverso la Corte dei Conti, anche per quelle spese connesse ai costi della politica, ancora oggi non sottoposte a questo controllo.
Sono queste le misure contenute nella proposta di autoriforma approvata all’unanimità dalle regioni per ridurre i costi della politica. ''Si tratta di misure giuste e necessarie che dovranno essere contenute in un decreto legge'', ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, lasciando Palazzo Chigi dopo l'incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà. E il presidente della Lombardia Roberto Formigoni ha voluto anticipare una misura concreta tra quelle allo studio: "Proponiamo la riduzione drastica del numero dei consiglieri regionali con l'abolizione di oltre 300 posti di consigliere, cioè oltre un terzo saranno aboliti".
Un'anticipazione, quella dei 300 consiglieri in meno, per ora non confermata ma in ogni caso i presidenti regionali sono apparsi molto preoccupati delle ripercussioni politiche e sull'opinione pubblica dello scandalo laziale e decisi a fare sul serio. Intanto hanno messo a punto un primo documento approvato, all’unanimità con una proposta di autoriforma e l’hanno prima illustrata al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano e successivamente consegnata a Catricalà e domani (giovedì 27 settembre) si rincontreranno per chiarire i dettagli dei possibili interventi in una nuova Conferenza straordinaria convocata stasera stessa da Errani.
Il giro di incontri era iniziato nel tardo pomeriggio quando una delegazione della Conferenza delle Regioni, guidata da Vasco Errani, è arrivata al Quirinale, insieme ad Errani erano presenti il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, quello della Toscana, Enrico Rossi, il presidente della Puglia Nichi Vendola, il presidente dimissionario del Lazio, Renata Polverini, il presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e della Basilicata, Vito De Filippo.
In mattinata aveva fatto sapere intanto Errani: “ne abbiamo parlato anche al presidente del Consiglio che, come noto, si trova negli Stati Uniti", e per questo motivo il documento è stato consegnato al sottosegretario Catricalà.
Il Presidente della Repubblica, secondo quanto riferisce una nota del Quirinale, “ha espresso il suo apprezzamento per la sensibilità e la disponibilità così dimostrate in un momento particolarmente critico della vita istituzionale del Paese”.
Il documento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla riforma dei costi della politica regionale:
"La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nel ribadire la necessità improrogabile di una riforma complessiva e coerente degli assetti istituzionali, ritiene indispensabile intervenire al più presto sui seguenti punti:
- una riduzione netta e significativa di tutti i costi della politica, a partire, per le Regioni che non si sono ancora adeguate, dalla piena applicazione delle norme per la riduzione del numero dei consiglieri regionali di cui al Decreto Legge n. 138 del 2011, promuovendo l’omogeneizzazione delle diverse situazioni regionali anche attraverso la valorizzazione delle migliori pratiche;
- un’azione volta ad assicurare la piena trasparenza dei dati relativi ai costi di funzionamento delle Istituzioni e dei gruppi consiliari;
- l’attivazione di procedure di controllo, attraverso la Corte dei Conti, anche per quelle spese connesse ai costi della politica, oggi ancora non sottoposte a tale forma di controllo.
A tal fine, propone al Governo l’adozione di un provvedimento legislativo concordato urgente, da emanare entro la prossima settimana, che consenta il raggiungimento dei citati obiettivi in tutto il territorio nazionale".
26 settembre 2012
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