Napoli. Intervento di timpanoplastica su migrante che era stato torturato in prigione libica
Nel 2016 il giovane è giunto in Libia dal Bangladesh per raggiungere l’Italia. Qui è stato sequestrato da una banda di trafficanti locali che lo ha imprigionato e ripetutamente percosse allo scopo di estorcere denaro che avrebbe dovuto recuperare dai parenti nel paese d’origine.
15 GEN - Nei giorni scorsi un giovane di 18 anni originario del Bangladesh è stato ricoverato presso l’Ospedale del Mare a Napoli e sottoposto a intervento di timpanoplastica con rimozione dal condotto uditivo esterno di una grossa neoformazione polipoide sanguinante.
All’atto della rimozione di tale tessuto polipoide il condotto si presentava totalmente occluso a stampo da un materiale non organico (verosimilmente cera) che premeva sul timpano fino a perforarlo e dislocare la catena ossiculare. Il materiale asportato era così voluminoso da richiedere la ricostruzione della catena ossiculare e del il timpano. Il paziente sta ora dando segni di buon recupero.
Oltre l’intervento chirurgico, a destare l’attenzione dell’equipe medica è stata la storia del giovane. Nel 2016 il giovane è giunto in Libia dal Bangladesh per poter attraversare il Mediterraneo e congiungersi col fratello in Italia. Secondo il racconto del fratello, residente in Italia da anni, il giovane, che non parla italiano, in Libia è stato sequestrato da una banda di trafficanti locali che lo ha imprigionato, insieme ad altri migranti, impedendo ogni contatto con l’esterno. Durante la prigionia ha subito percosse allo scopo di estorcere denaro che avrebbe dovuto recuperare dai parenti nel paese d’origine. È a causa di queste percosse che ha subito la perforazione traumatica del timpano che, senza alcun trattamento, è andato incontro a complicazioni purulente, in particolare il giovane ha sviluppato una grave mastoidite mai sottoposta a terapie, che cronicizzata in una forma di otite cronica con polipo della cassa. Giunto in Italia, dopo avere pagato la somma richiesta, il paziente ha sofferto per circa un anno di forti dolori alla testa, acufeni ed otorrea prima di rivolgersi alle cure del nosocomio napoletano.
15 gennaio 2018
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