Ospedale Nola. Caro De Luca tuteli il personale e non c’inondi di diktat demagogici
Lettera aperta al Governatore della Regione Campania Onorevole di Anaao Giovani. “In una regione in cui solo il 16.9% dei cittadini campani è soddisfatto dell’offerta sanitaria, in una regione in cui una famiglia su due decide di non curarsi, in una regione in cui più del 30% dei giovani medici fuggono, costretti dall’assenza di lavoro, il bisogno maggiore della popolazione e dei professionisti è quello di sentirsi tutelati”.
13 GEN -
Qui di seguito la lettera aperta al Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca di Anaao Giovani.
Caro Governatore,
ho appreso con grande tristezza i suoi commenti sul disastro del pronto soccorso di Nola.
La mia tristezza aumenta se penso alle condizioni dei pazienti che in questa Regione sono costretti a riversarsi in massa nei pochi presidi di pronto soccorso, in quanto la rete ospedaliera delle emergenze, dovrebbe essere implementata e riorganizzata ormai da decenni e nessuno se ne occupa.
La mia tristezza aumenta se penso agli operatori che, oberati di lavoro a causa del costante deficit di organico delle strutture ospedaliere, si ritrovano in molte circostanze a dover combattere contro tre nemici: la malattia del paziente, la mancanza di adeguate infrastrutture e di personale e la grande insoddisfazione dei pazienti che si tramuta talvolta in violenze fisiche oltre che verbali.
Onorevole Governatore,
la mia tristezza aumenta se penso ad una regione in cui il personale medico da 10 anni non viene rinnovato,
la mia tristezza aumenta se penso ad una regione dilaniata dal piano di rientro economico prima e da quello per mancato rispetto dei LEA poi, una regione in cui la mobilità passiva costa 270,4 milioni di euro l’anno secondo l’indagine demoscopica.
Quella del medico, Governatore, Le ricordo che è una missione ancor prima che una professione e noi medici la viviamo come tale, nonostante tutto, nonostante tutti.
Governatore Le assicuro che per noi medici vedere il sorriso di un paziente, sentirsi dire semplicemente “grazie dutto’ ” rappresenta la ricompensa più grande che si possa sperare.
Questo è il motivo del nostro lavoro sul campo, continuo, indefesso, coraggioso, competente e, a volte, anche ai limiti del consentito.
Si perché la salute del paziente non segue leggi, diktat, la salute del paziente non può misurarsi con i tetti di spesa, con i blocchi del turn-over, con i piani di rientro…né può misurarsi con l’assenza di posti letto in un pronto soccorso a causa delle aumentate richieste e dell’ignavia dei legislatori.
No, la salute del cittadino per noi medici va al di la del muro della demagogia politica e della ricerca continua del capro espiatorio di colpe passate e presenti .
Governatore, Le assicuro che se un medico deve salvare una vita, lo fa anche se non ha una barella a disposizione, se un medico deve salvare una vita lo fa anche se è costretto ad operare senza i presidi medico-chirurgici o in ginocchio o durante una malattia, perché il medico giura di perseguire il bene del paziente dovunque e comunque. Le riporto una piccola parte del nostro Giuramento di Ippocrate per darLe idea dell’importanza che per noi riveste la salute del paziente e delle responsabilità che ogni giorno ci accompagnano: …..“Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro: di perseguire la difesa della vita la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale….”
Governatore in una regione in cui solo il 16.9% dei cittadini campani è soddisfatto dell’offerta sanitaria, in una regione in cui una famiglia su due decide di non curarsi, in una regione in cui più del 30% dei giovani medici fuggono, costretti dall’assenza di lavoro, il bisogno maggiore della popolazione e dei professionisti è quello di sentirsi tutelati.
Per questo Governatore le chiediamo di tutelare i professionisti che ogni giorno vanno in trincea, cerchi di essere un esempio, risolva i problemi di competenza politica, aumenti la rete dell’emergenze, spinga affinché le piante organiche ospedaliere prendano finalmente vita , doti i presidi ospedalieri delle corrette infrastrutture, assuma personale, continui a combattere affinché l’indice di perequazione venga rivisitato ma la prego non ci inondi di diktat demagogici e soprattutto rispetti il lavoro di tutti gli operatori che ogni giorno cercano forse solo di prolungare l’agonia di un Sistema Sanitario Pubblico ormai in coma.
Pierino Di Silverio
Componente Direttivo Nazionale ANAAO Giovani
13 gennaio 2017
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