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Campania. Bufera dopo intervista Zuccatelli (Agenas) che stigmatizzava sanità campana. Lorenzin: “Inammissibile che entri in campagna elettorale”

Botta e risposta a distanza tra il ministro della salute e il presidente dell’Agenas che in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno aveva sottolineato le criticità della sanita campana. Per il Ministro: “Nessuna bocciatura di Agenas della sanità della Campania”

21 MAG - “Bè, la situazione della sanità campana non è messa bene. L’equilibrio economico-finanziario è stato perseguito massacrando il sistema e applicando le aliquote massime per le tassazioni aggiuntive, come per l’Irpef e l’Irap, e con l’assoluta mancanza di copertura di turn over. Insomma, al di là di Caldoro, brava persona, il giudizio è negativo”. Così Giuseppe Zuccatelli, attualmente presidente facente funzioni di Agenas (il nuovo presidente che deve sostituire il dimissionario Bissoni non c’è ancora) ed ex sub commissario ad acta della Campania negli anni scorsi al giornalista del Corriere del Mezzogiorno.
 
“Il sistema sanitario campano presenta una tenuta territoriale molto problematica: abbiamo rilevato enormi criticità per far fronte a infarti e politraumi, così per i servizi destinati ai non autosufficienti, ai tossicodipendenti, agli ammalati cronici. Occorrono guardie attive 24 ore. Poi, gravi carenze riguardano l’attività di prevenzione, in particolare per i tumori della cervice uterina, del colon retto e della mammella. Insomma, su questi fronti siamo a livelli inaccettabili”, incalza nell’intervista Zuccatelli.
 
“Dopo cinque anni di governo – prosegue il dirigente Agenas - non si può dire che la colpa è sempre del passato, quando poi la Campania resta fanalino di coda in Italia. Il direttore del Corriere del Mezzogiorno lo ha scritto nel suo editoriale molto bene: o si agisce, oppure è ovvio che le cose non cambiano da sole. Mancano undicimila unità all’intero comparto della sanità campana e non si può far finta di nulla. Se, per esempio, il primario della neurochirurgia del Cardarelli va in pensione non puoi non sostituirlo. Altrimenti crolla tutto”.
 
In giornata la replica del ministro Beatrice Lorenzin che ha tenuto a precisare che non c’è  “Nessuna bocciatura al piano della Regione Campania da parte dell'Agenas. ''Crede (Zuccatelli, ndr) che la regione stia ancora ai livelli in cui lui l'ha lasciata nel febbraio del 2011. In effetti nel periodo in cui era sub commissario le cose andavano molto male. Per fortuna dei cittadini campani la situazione è molto migliorata e sta migliorando. La sfida dei prossimi anni è uscire dal commissariamento e raggiungere i livelli essenziali di assistenza paragonabili alle regioni migliori", dice Lorenzin all’Ansa.
 
''Mi piacerebbe - aggiunge - che chi ha ruoli di responsabilità nelle istituzioni pubbliche si astenesse dal fare campagna elettorale''. “Porrò la questione all'attenzione del presidente del Consiglio e del ministro dell'Economia e delle Finanze”, ha detto il ministro.
 
''Ho letto un comunicato ufficiale di Agenas che proprio il 7 maggio scorso, in seguito a un'altra sortita elettorale, ha precisato di non avere formalizzato alcun parere sulla Campania e che alcuni dati negativi pubblicati sulla stampa erano destituiti di fondamento''. La Campania, ha aggiunto il ministro, ''deve ancora proseguire nel cammino intrapreso. Negli ultimi mesi si è intrapreso un percorso di aiuto per le regioni in piano di rientro, come previsto dal Patto della salute, potenziamento della rete d'urgenza e realizzazione della rete territoriale che per la Campania è una reale sfida per integrare ospedale e territorio. Nell'intervista di oggi vengono forniti dati sbagliati. Nel periodo 2009-2011 in cui Zuccatelli è stato sub commissario la percentuale di riduzione del disavanzo sanitario non ha superato il 36% annuo, precisa il ministro, mentre negli anni successivi ''chi è succeduto come sub commissario ha fatto molto meglio, permettendo riduzioni medie annue del 50%. Sul piano dell'erogazione dei LEA, parametro fondamentale per misurare il livello dei servizi sanitari erogati ai cittadini campani, nel periodo Zuccatelli si sono registrati risultati molto più bassi rispetto a quelli nel 2013''.
 
Lorenzin nega anche che nella regione Campania non sia stata data alcuna copertura per il turn over: ''come tutte le regioni in piano di rientro, aveva la possibilità di derogare al blocco del turn over nella misura del 10%, quindi poteva essere fatto anche da Zuccatelli. Comunque dal primo gennaio 2015 è venuta completamente meno la misura del blocco, grazie al lavoro fatto in sinergia tra il Ministero e la Regione Campania, che ha avviato l'iter per le assunzioni di personale sanitario''.

21 maggio 2015
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