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Uil e Fsi incontrano il nuovo dg della Asl de L’Aquila

Chiesto il rilancio di “tutte le attività bloccate dal Covid” quali “servizi all’utenza, sblocco delle liste di attesa, riattivazione delle Unità semplici e complesse, i servizi territoriali”, fino ad arrivare al “rinnovo dei contratti e stabilizzazione dei precari” e “agli incentivi al personale dell'area comparto e dell’area medica”. Le istanze al dg insediatosi da pochi giorni al posto di Testa sul quale “non facciamo politica”.

28 GIU - “Rilanciare tutte le attività della Asl aquilana che si sono bloccate nel corso dell’emergenza Covid, dai servizi all’utenza, allo sblocco delle liste di attesa, alla riattivazione delle Unità semplici e complesse, passando per i servizi territoriali, fino ad arrivare al rinnovo dei contratti e stabilizzazione dei precari, agli incentivi al personale dell’area comparto e dell’area medica, con particolare attenzione anche alle progressioni orizzontali e alle attribuzioni delle funzioni”.

Sono le istanze che il segretario provinciale dell’Aquila della Uil Fpl, Antonio Ginnetti, il responsabile Sanità della Uil Fpl, Gianfranco Giorgi, e il segretario provinciale Fsi, Salvatore Placidi, pongono sul tavolo del nuovo manager della Asl provinciale, Ferdinando Romano, al timone dell’azienda da pochi giorni dopo la revoca anticipata da parte della Giunta regionale del manager, Roberto Testa.

“Chiediamo prima possibile un incontro al nuovo manager insieme a tutte le organizzazioni sindacali per rilanciare tutte la attività della Asl e mettere sul tavolo questioni molto importanti - affermano in una nota -. È necessario, infatti, affrontare il discorso del personale che tanto si è speso in questa emergenza Covid, partendo dalle stabilizzazioni e dal rinnovo dei contratti dei precari. Non meno importante è la questione degli incentivi al personale, sia dell’area comparto che dei medici, delle progressioni economiche orizzontali dell’area comparto e delle ferie estive dei dipendenti, provati da un anno molto difficile”.

“I problemi da affrontare – spiegano i tre sindacalisti - sono tanti e chiediamo quindi un incontro per risolvere tutte queste questioni che, giunti a questo punto, non possono più essere rimandate”.

Sul cambio al vertice della Asl, Ginnetti, Giorgi e Placidi sottolineano inoltre: “Non facciamo politica, ma sindacato e ci siamo quindi tenuti fuori dalla bagarre politica degli ultimi mesi, intorno alla revoca del direttore generale Testa. Noi stessi, durante il difficile periodo di ottobre-novembre, nel pieno della seconda ondata, eravamo a chiedere il commissariamento della Asl perché c'erano tantissime problematiche che andavano affrontate in maniera tempestiva e un commissariamento avrebbe potuto risolvere tanto”.

“Il fatto che la Asl, alla fine, non sia stata commissariata in questo particolare momento e che i direttori amministrativo e sanitario siano rimasti al loro posto, è invece molto positivo perché darà forza e incisività a tutte le cose che ci sono da fare e continuità alla risoluzione delle problematiche. Abbiamo intavolato finora discorsi importanti che potranno essere portati avanti con Alfonso Mascitelli e Stefano Di Rocco, che sono persone di lunga e comprovata esperienza”.

28 giugno 2021
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