Abruzzo. Ospedali e Università. D’Alfonso: “Dobbiamo pensare a nuovi modelli organizzativi”
Sulla questione il presidente e l’assessore Paolucci si sono confrontati, tra gli altri, con il prorettore dell'università dell'Aquila Carlo Masciocchi, e i Dg delle Asl dell'Aquila e di Teramo, Carlo Tordera e Roberto Fagnano. Per D’Alfonso è “fondamentale il coinvolgimento del mondo universitario, con cui abbiamo bisogno di avere un rapporto qualificante".
08 APR - L'avvio di un percorso condiviso per sperimentare nuovi modelli organizzativi in sanità, non escludendo l'istituzione di un'azienda mista ospedaliero-universitaria. Queste le questioni al centro di un incontro di approfondimento che ha visto protagonisti il presidente della giunta regionale
Luciano D'Alfonso, l'assessore alla programmazione sanitaria
Silvio Paolucci, il prorettore dell'università dell'Aquila
Carlo Masciocchi, il direttore del dipartimento regionale salute e welfare
Angelo Muraglia, il direttore dell'agenzia sanitaria regionale
Alfonso Mascitelli, i direttori generali delle Asl dell'Aquila e di Teramo,
Carlo Tordera e
Roberto Fagnano, e il consulente
Roberto Marzetti.
“Iniziamo un programma in cui, senza convinzioni teologiche precostituite, valuteremo l'utilità, la funzionalità reale e l'applicabilità di nuove soluzioni organizzative nel governo e nell'offerta della sanità abruzzese, valutandone i punti di forza e debolezza, sia nell'immediato che in proiezione futura”, ha detto D’Alfonso, secondo il quale “è fondamentale, in quest'ottica, il coinvolgimento del mondo universitario, con cui abbiamo bisogno di avere un rapporto qualificante".
L'assessore Paolucci ha posto l'accento sul quadro normativo che, sintetizza una nota della Giunta, “sta ulteriormente cambiando, con un'ulteriore riduzione delle risorse finanziarie trasferite dallo Stato e l'imminente introduzione di controlli ancora più stringenti sulla spesa da parte del Ministero delle Finanze”. "Bisogna avere ben presenti questi aspetti - ha detto Paolucci - quando si affronta la sostenibilità di un nuovo modello, per il funzionamento del quale è imprescindibile il coinvolgimento delle singole Asl nei diversi processi. Anche perché la copertura di eventuali disavanzi della sanità, d'ora in avanti sarà interamente a carico del bilancio regionale. Per questo è indispensabile un lavoro approfondito a monte, perché solo partendo da queste premesse riusciremo a garantire un servizio ai cittadini sempre più di qualità".
08 aprile 2016
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