Ospedale di Avezzano, Paolucci: "Nel Piano sanitario regionale emodinamica aperta h 24"
L'assessore ha annunciato "un’accelerazione dell’iter amministrativo per la realizzazione del nuovo ospedale di Avezzano con la firma dell’accordo che in Abruzzo contempla la realizzazione di altri 4 nuovi presidi ospedalieri”.
07 APR - Emodinamica H 24 all’ospedale di Avezzano prevista dal nuovo piano sanitario regionale. Ad annunciarlo è stato ll’assessore abruzzese alla sanità
Silvio Paolucci che ieri pomeriggio, nel capoluogo marsicano, all’Arsa, ha illustrato alcuni aspetti del riassetto della sanità in Abruzzo.
“Nei prossimi giorni - ha dichiarato Paolucci - vi sarà un’accelerazione dell’iter amministrativo per la realizzazione del nuovo ospedale di Avezzano con la firma dell’accordo che in Abruzzo contempla la realizzazione di altri 4 nuovi presidi ospedalieri”.
L’assessore ha ribadito poi che “con il nuovo piano sanitario regionale”, ha detto Paolucci, “non verrà tagliato neppure un posto letto negli ospedali abruzzesi che dunque manterranno l’attuale dotazione. La direzione intrapresa è quella di riqualificare l’offerta sanitaria complessiva e di spostarla sul territorio, dove abbiamo già attuato alcune iniziative importanti e dove bisogna puntare su ospedali di comunità e cure primarie. A causa del progressivo invecchiamento della popolazione, da noi come in altre regioni - ha proseguito l’assessore - occorre investire sempre più in servizi che possano trattare le malattie croniche, al di fuori dell’ospedale che resta riservato esclusivamente alle acuzie. Un altro aspetto decisivo, che forse non fa notizia perché non dà risultati immediati e visibili, è la prevenzione che invece salva vite umane, su cui con le Asl stiamo lavorando molto. Tutto questo, insieme al riordino della rete ospedaliera - ha proseguito Paolucci - dovrà essere attuato in Abruzzo tra non poche difficoltà, legate soprattutto a una forte riduzione dei fondi assegnati dallo Stato alle Regioni”.
L’assessore ha spiegato che “la sfida è coniugare qualità dei servizi e contenimento dei costi, tenendo conto dell’ulteriore difficoltà di attuare il nuovo piano sanitario in una regione come la nostra dove le distanze tra aree sono notevoli e il comprensorio è contrassegnato da una spiccata orografia che rende molto difficili i collegamenti e gli interventi di soccorso”. In merito all’uscita dal commissariamento, Paolucci ha dichiarato che “la Regione ha adempiuto a tutte le prescrizioni del governo centrale e che a breve sarà valutata avendo tutte le carte in regola per riacquistare la piena autonomia decisionale”.
Il nuovo piano sanitario prevede 13 ospedali in Abruzzo: 4 di base, 7 di primo livello e 2 (Penne e Castel di sangro) di area disagiata.
Al convegno, aperto dal presidente del consiglio regionale,
Giuseppe Di Pangrazio, sono intervenuti, tra gli altri, il manager della Asl 1
Rinaldo Tordera, i consiglieri regionali
Lorenzo Berardinetti e
Maurizio Di Nicola, il sindaco di Avezzano
, Giovanni Di Pangrazio e quello di L’Aquila,
Massimo Cialente.
Il Direttore generale della Asl provinciale,
Rinaldo Tordera, si é soffermato su alcuni aspetti. “Dobbiamo migliorare le prestazioni e i servizi”, ha detto, “ma a costi inferiori, assicurando inoltre la stessa risposta, in termini di qualità, a tutti i residenti della provincia di L’Aquila, a prescindere dalle aree in cui vivono. La nostra Asl deve essere considerata nella sua interezza, come un unicum, e quindi occorre garantire un’uniformità nel livello di prestazione eliminando, al tempo stesso, difformità di costi in presenza di un medesimo servizio, per esempio per beni e servizi e spesa farmaceutica. Economicità ed efficienza, in sostanza, sono i cardini su cui va impostata l’azione sanitaria nel territorio”.
Il presidente del consiglio regionale,
Giuseppe Di Pangrazio, che ha moderato il convegno e assicurato il confronto con medici e cittadini presenti, ha posto l’accento su un paio di punti. “Il nuovo piano sanitario”, ha detto, “sarà orientato all'estrema vicinanza del servizio al cittadino mentre la nuova rete ospedaliera dovrà tener conto soprattutto delle eccellenze esistenti”.
07 aprile 2016
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