Covid. La campagna pro vaccini della Fnomceo sbarca a Venezia
“Il vaccino ci salva la vita. Vacciniamoci contro il Covid 19” è il messaggio che viaggerà in vaporetto lungo il Canal Grande. La campagna ricorda come già in passato alcune malattie del passato, il vaiolo, ad esempio, che ha mietuto 300-500 milioni di vittime nel Novecento, siano state sconfitte con il vaccino. Anelli: “Come in passato, oggi il vaccino ci permetterà di uscire dall’incubo pandemico”. Leoni: “Dobbiamo evitare la quarta ondata”.
11 NOV - Per un mese, a partire da oggi, il messaggio
"Il vaccino ci salva la vita. Vacciniamoci contro il Covid-19" solcherà le acque del Canal Grande a Venezia sulle fiancate e sul tetto di un vaporetto allestito ad hoc: è questa la declinazione lagunare della campagna nazionale a favore delle immunizzazioni anti Covid promossa dalla FNOMCeO, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, lanciata a Roma lo scorso 30 settembre con il patrocinio del ministro della Salute R
oberto Speranza. Questa mattina tra San Marco e Rialto il viaggio inaugurale dell’imbarcazione con la presentazione dell'iniziativa, resa possibile da una strettissima collaborazione – sinergica ormai da anni – tra la Federazione nazionale, il Comune di Venezia e l’OMCeO lagunare e dalla disponibilità di AVM – Actv, l'azienda locale del trasporto pubblico. La campagna ricorda come già in passato alcune malattie del passato, il vaiolo, ad esempio, che ha mietuto 300-500 milioni di vittime nel Novecento, siano state sconfitte con il vaccino.
"Per questa campagna – ha esordito il presidente dell'Ordine veneziano e vice nazionale
Giovanni Leoni – ho trovato un'accoglienza e un entusiasmo eccezionali. È grazie a questi partner, Federazione, Comune e AVM- Actv, se oggi abbiamo la possibilità di avere questo vaporetto, il mezzo per eccellenza del trasporto veneziano, nel cuore di cittadini e turisti, decorato con un messaggio di utilità sanitaria e sociale".
"Vaccinatevi", è l’appello di Leoni. "Dobbiamo assolutamente evitare una quarta ondata", ha detto Leoni al nostro giornale, esprimendo preoccupazione per i dati allarmanti che arrivano dalla confinante Friuli Venezia Giulia.
Il presidente dell'Omceo Venezia spiega che "le coperture vaccinali nel nostro territorio sono molto alte, sia tra gli operatori sanitari che tra i cittadini, ma a livello generale stiamo assistendo a una ripresa importante dei contagi, dei ricoveri e dei decessi che preoccupa. C’è uno strumento, il vaccino, per evitare tutto questo. E va utilizzato. Con la nostra campagna - conclude Leoni -, speriamo di convincere gli indecisi a sottoporsi al vaccino. Anche ricordando loro come i vaccini hanno rappresentato un’arma decisiva contro malattie del passato. Queste vicende sono state dimenticate, proprio grazie ai vaccini, ma oggi c'è un motivo per ricordarle".
Per partecipare a questo viaggio inaugurale è sbarcato in laguna anche il presidente della FNOMCeO
Filippo Anelli. "Per questa campagna – ha spiegato – utilizziamo uno strumento importante, quello della pubblicità. Lo facciamo perché così si riesce ad essere più incisivi. E il messaggio è ancora più incisivo oggi, qui a Venezia, usando un’icona, un simbolo conosciuto in tutto il mondo, in un contesto unico al mondo".
Il numero uno della Federazione nazionale ha anche sottolineato l'importanza del vaccino come strumento per combattere la pandemia. "Grazie al vaccino – ha aggiunto Anelli – abbiamo sconfitto malattie, le abbiamo eradicate. Sul piano della prevenzione il vaccino è una pietra miliare della pratica medica. Per questo, ancora una volta, sollecito quei pochissimi colleghi che ancora non si sono immunizzati a farlo: durante l’emergenza registravamo 60-80 morti al mese tra i medici. Poi proprio noi siamo stati tra i primi a vaccinarci e la mortalità nella nostra categoria si è di fatto quasi annientata. Proprio noi, per primi, abbiamo dimostrato l'efficacia del vaccino".
E se i dati dicono che potrebbe essere prossima una quarta ondata, già attiva nel resto d'Europa, il vaccino ha comunque permesso di tornare a una realtà sociale quasi inimmaginabile l’anno scorso. "Oggi – ha concluso il presidente Anelli – se siamo in una situazione di quasi normalità lo dobbiamo al vaccino. Ora bisogna spingere sulla terza dose per abbassare ancora di più la diffusione del virus".
Per l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini "questa è una campagna forte. Arriviamo tardi? No questo è, forse, il momento più importante perché ci stiamo rilassando, perché diamo per scontato che tutto vada bene lo stesso, perché alcuni messaggi vengono veicolati in modo sbagliato da chi preferisce lavorare sulle ambiguità. Noi invece vogliamo essere chiari e dire a tutto il mondo che il vaccino salva le vite. Perché a Venezia arriva il mondo, passa il mondo. Sappiano tutti i medici che questa amministrazione è impegnata al loro fianco per divulgare l'importanza del vaccino. Non dobbiamo abbassare la guardia, la sfida non è finita. Anzi continua ed è questo, forse, il momento più difficile".
Fondamentale per allestire il vaporetto – ed arrivato senza se e senza ma – il sostegno di AVM – Actv, l'azienda del trasporto pubblico veneziano. "Noi – ha spiegato
Luca Scalabrin, presidente di Actv – siamo sempre a servizio della città e delle persone. Noi, con i nostri mezzi, abbiamo una visibilità importante e abbiamo voluto metterla a disposizione per dare questo messaggio. Siamo contenti di gestire insieme questa iniziativa perché le grandi battaglie si vincono insieme".
"Noi siamo orgogliosi – ha aggiunto
Giovanni Seno, direttore generale del Gruppo AVM – di poter dare un piccolo contributo per una causa molto importante in un periodo estremamente delicato per la vita delle persone. Uno degli obiettivi che si deve porre il servizio pubblico è di essere, appunto, al servizio della città anche per queste iniziative".
Alla presentazione di questa importante iniziativa anche l’Ulss 3 Serenissima. "Noi non ci stancheremo mai – ha affermato
Mauro Zulian, direttore del distretto di Venezia ed Estuario – di portare avanti la campagna di vaccinazione, che è fondamentale. Oggi è l'unico strumento che ci permette di prevenire tutte quelle morti e quei contagi che ci sono stati l'anno scorso. Ora dobbiamo cercare di andare a scovare sia chi non si è ancora vaccinato sia chi, avendo già completato il ciclo, pensa di essere al sicuro, tranquillo, coperto dalla malattia. Abbiamo la necessità dei richiami e dobbiamo incentivarli".
11 novembre 2021
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