Farmacia dei servizi. Parte la sperimentazione dal 1 aprile
Lo ha comunicato ufficialmente l’Azienda zero. Dal 1° aprile 2019, sarà avviata la fase operativa del progetto di sperimentazione della farmacia dei servizi avviato nel territorio regionale. Si parte con la la presa in carico dei pazienti cronici sofferenti di diabete e Bpco. Stanziati di 1,5 milioni di euro.
26 MAR - L’Azienda Zero, l'ente unico di gestione della sanità di Regione Veneto, comunica ufficialmente l'avvio, il 1° aprile 2019, della fase operativa del progetto di sperimentazione della farmacia dei servizi avviato nel territorio regionale.
In particolare, le farmacie di comunità della Regione che aderiscono al progetto (si tratta, solo per le associate a Farmacieunite, di 172 esercizi, circa il 70% delle iscritte al nostro sindacato in Veneto; a queste, vanno aggiunte le farmacie aderenti a Federfarma e Assofarm) già dalla prossima settimana potranno concretamente individuare e prendere in carico i pazienti scarsamente aderenti o non aderenti alle terapie croniche per il diabete e/o la Bpco.
Le stesse farmacie, il cui personale si è appositamente formato nella prima fase del progetto attraverso specifici corsi di formazione residenziali e FAD, seguiranno per due anni tali pazienti, mettendo in atto una serie di azioni per migliorare l'aderenza alla terapia, tra cui il counselling individuale e la comunicazione strutturata.
L'obiettivo e quello di migliorare le condizioni di vita e di salute dei pazienti, aiutandoli ad assumere con appropriatezza le terapie ed evitando così ingravescenze o effetti collaterali negativi per il cattivo uso delle medicine. Il tutto con comprensibili risparmi per la sanità pubblica, grazie alla riduzione degli sprechi di farmaci e alle minori spese causate da ricoveri per l'aggravamento delle patologie dovuto al cattivo uso delle medicine e/o da effetti collaterali dovuto all'uso improprio delle stesse.
"Ho già avuto occasione di dire, già all'avvio della sua fase formativa rivolta ai farmacisti di comunità" commenta
Franco Gariboldi Muschietti, presidente di Farmacieunite “che il progetto veneto, per il quale il nostro sindacato si è speso con grande convinzione e determinazione fin dalle sue prime battute, è un’autentica svolta nella storia delle farmacie di comunità del nostro Paese perché amplifica con contenuti alti e nuovi il loro ruolo di presidi sanitari di riferimento del cittadino nella prossimità territoriale”.
La sperimentazione veneta per la presa in carico dei pazienti cronici sofferenti di diabete e Bpco ha ovviamente anche contenuti economici: la Regione sosterrà infatti il progetto, in questa fase, con un finanziamento di 1,5 milioni di euro, dopo essere già intervenuta per finanziare la fase propedeutica destinata alla formazione. Decisamente interessante, in primo luogo in termini di principio, la previsione di retribuire le farmacie con un fee professionale per ciascun assistito arruolato.
“Al di là delle cifre, che in ogni caso sono un importante riconoscimento del fatto che i servizi hanno un contenuto economico che va remunerato" conclude Muschietti " quel che più conta sono le implicazioni positive di una modalità retributiva che riconosce e sostanzia il ruolo professionale del farmacista nella presa in carico dei pazienti cronici. Possiamo dire che il Veneto apre concretamente il primo tratto di strada che la rete delle farmacie di comunità italiane dovrà percorrere fino in fondo con coraggio e determinazione, se vuole garantirsi il futuro che le compete come presidio di prossimità del Ssn".
26 marzo 2019
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