Ulss Euganea. Anche la Cimo contro l’esclusione dei medici dalla direzione dei Distretti
di Giovanni Leoni
22 GEN -
Gentile Direttore,
l’Ulss 6 Euganea ha indetto un bando per l’incarico di direzione di due Distretti, riservandolo al solo personale tecnico (es. statistico, sociologo), professionale (es. ingegnere, architetto, geologo) ed amministrativo: ha escluso i Medici ed i Sanitari, pur prevedendo la Legge Regionale (56/1994) la preferenza per i Dirigenti del ruolo sanitario rispetto a quelli del ruolo amministrativo o sociale (gli altri ruoli manco sono considerati) ed una recente Delibera Regionale (343/2013) che il Direttore di Distretto sia un Dirigente Medico o Sanitario, oppure un Medico convenzionato.
Viene da chiedersi quale sia il motivo di questa illegittima esclusione per la quale il Sindacato ricorrerà al Giudice. Ricordiamo che la Legge prevede che il Distretto assicuri i servizi di assistenza primaria relativi alle attività sanitarie e socio-sanitarie, appannaggio del personale medico e socio-sanitario: quando il paziente si reca presso le strutture del Distretto è per ricevere una prestazione che non gli viene fornita da un geologo o da un architetto. La Direzione di questa struttura è però preclusa alle categorie che ne sono maggiormente coinvolte e storicamente depositarie.
Non è spiegata la ragione di tale disposizione: taluno diceva che quando i motivi non vengono detti è perché sono indicibili. Non vogliamo pensare che tale diffidente affermazione sia calzante nel caso di specie, ma francamente sfugge il motivo di una tale decisione.
L’Azienda potrebbe rispondere che per dirigere non serve occuparsi di quella specifica attività: Marchionne era laureato in Filosofia. È sin troppo facile rispondere che una è l’industria automobilistica con le connesse strategie industriale e commerciali ed altra cosa è la salute.
Il Medico, anche nel suo rapporto di lavoro dipendente, è tenuto ad osservare gli obblighi deontologici: le logiche di spesa, il paziente come “cliente” sono sì tenute in considerazione, ma nel rispetto del preminente interesse della salute del paziente.
È questo che preoccupa l’ULSS 6 al punto tale da escludere in partenza i Medici della Direzione di Distretto invece che farli concorrere assieme alle altre categorie sopra menzionate nel rispetto delle regole e che vinca il migliore?
Come CIMO Medici denunciamo un ulteriore passaggio formale avverso alla categoria medica quale l’esclusione da funzioni direttive da sempre assegnate, inoltre per quanto ci riguarda resta comunque un passaggio con violazione della normativa in essere.
Ci chiediamo se, nei fatti, oltre le dichiarazioni di facciata, questo rimane un caso isolato o è la reale strategia che la Regione Veneto trasmette ai suoi Direttori Generali per il prossimo futuro nei confronti dei Medici.
Giovanni Leoni
Segretario Regionale CIMO Veneto
22 gennaio 2019
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