Toscana. Gli infermieri presentano a Saccardi un piano in sei punti per migliorare l’assistenza
Le richieste sono contenute in una lettera a firma dei presidenti dei Collegi Ipasvi della Toscana. Si va dall’istituzione della figura dell’Infermiere di famiglia/comunità e definizione del ruolo e delle competenze dell’infermiere dell’Area Emergenza, alla creazione di un sistema di rilevazione e certificazione della competenze professionali, fino all’istituzione di una “scuola manageriale regionale” per l’assistenza infermieristica. Le sei richieste
09 MAG - Sei punti (e sei tavoli tecnici) per migliorare l’assistenza al cittadino. È quanto chiedono i dai Collegi Ipasvi della Toscana in una lettera inviata all’assessore alla Sanità della Regione Toscana,
Stefania Saccardi. La lettera, spiegano i Collegi Ipasvi in una nota congiunta, “fa seguito dell’incontro del 10 aprile scorso, nel quale era emersa la volontà di affrontare alcuni temi emergenti relativi alla professione infermieristica. Temi che hanno un forte impatto sulla qualità dell’assistenza ai cittadini e che prevedono l’istituzione di specifici tavoli tecnici così come esplicitato dalla stessa Saccardi”.
Il primo riguarda l’istituzione della figura dell’Infermiere di famiglia/comunità e la definizione del ruolo e delle competenze dell’infermiere dell’Area Emergenza, con un tavolo tecnico che porti alla definizione del ruolo professionale, delle competenze, degli ambiti di esercizio, oltre che delle responsabilità correlate al lavoro nell’equipe.
Il secondo è incentrato sugli Indirizzi Regionali sul dipartimento Infermieristico/Ostetrico, per la definizione di modelli organizzativi per l’assistenza infermieristica e le attività di supporto uniformi sia in ambiente ospedaliero che in ambito dei servizi territoriali-domiciliari. “Nello specifico: i sistemi informativi a sostegno dell’infermieristica; la definizione dei ruoli professionali e le relative competenze nei PDTA ospedalieri e territoriali (Case manager, Team Leader); la pianificazione dell’assistenza infermieristica quale elemento cardine per la presa in carico e le cure multiprofessionali e interdisciplinari; gli standard mix tra infermieri e altri professionisti; la revisione del ruolo e delle competenze dell’infermiere coordinatore, sia in ambito ospedaliero che territoriale; la definizione di criteri e standard per la misurazione delle performance e degli esiti dell’attività infermieristica”, spiegano i Collegi.
Il terzo punto prevede di delineare gli indirizzi alle aziende pubbliche e private accreditate per la strutturazione delle convenzioni con l’Università per la gestione delle attività formative (lauree, master…). Dal tavolo tecnico, i Collegi si aspettano che si arrivi a individuare: gli indicatori per la programmazione degli accessi ai corsi di laurea; le sedi per le attività didattiche e gli accreditamenti delle sedi di tirocini; i ruoli e le competenze del responsabile professionale del corso; i formatori del profilo, dei tutor Clinic e delle aree Professionali che necessitano di formazione post base (master e perfezionamenti); i criteri per le nomine dei docenti.
E ancora l’Istituzione di un sistema di rilevazione e certificazione della competenze professionali e
la definizione del ruolo dell’Infermieristica nell’area socio sanitaria e della disabilità che permetta di evidenziare l’evoluzione della complessità e gravità delle persone assistite nell’area socio sanitaria ma anche di definire ruolo, competenze e standard degli infermieri nell’area, oltre al ruolo del coordinamento delle attività assistenziali e le reciproche responsabilità mediche ed infermieristiche delle strutture socio sanitarie.
Infine, l’istituzione di una “scuola manageriale regionale” per la definizione del progetto finalizzato a formare i futuri dirigenti dell’assistenza infermieristica coerenti con il sistema sanitario e socio sanitario della Toscana.
09 maggio 2017
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