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Meningite in Toscana. Ministero: “Non c’è pericolo di sanità pubblica. Vaccino raccomandato a chi permane in Regione per tempi prolungati. Non per turismo breve”

Il Ministero della Salute dopo la circolare del  1 marzo in cui si raccomandava il vaccino per chi si fosse recato nella Regione precisa che la “raccomandazione non può ovviamente riguardare coloro che si recano nei territori toscani saltuariamente, ad esempio per finalità turistiche”, ma riguarda coloro che, ad esempio per motivi lavorativi o di studio, si rechino e permangano nelle stesse zone per periodi prolungati.

04 MAR - “A fronte di una situazione anormale rispetto all’andamento della casistica negli anni precedenti, la Regione Toscana ha correttamente deciso di intensificare l’offerta di vaccinazione a favore dei soggetti esposti nell’area geografica del territorio toscano in cui la casistica stessa si è verificata. Si tratta comunque di poche decine di casi nel 2015 e 2016 su una popolazione di milioni di abitanti”. È quanto si legge in una nota di precisazione del Ministero della Salute dopo la circolare del 1 marzo in cui si raccomandava la vaccinazione per coloro che decidevano di recarsi in Toscana.
 
Il Ministero della Salute, d’accordo con l’Istituto Superiore di Sanità, “ha inteso confermare l’informazione al pubblico che la Regione stessa ha sempre garantito in maniera documentata, proprio per prevenire inutili allarmismi presso la popolazione e interpretazioni distorte della reale situazione, che non desta particolari preoccupazioni sotto il profilo della sanità pubblica.
 
Dato che la Regione ha deciso di aumentare l’offerta vaccinale ai propri residenti nelle aree dalla Regione specificamente indicate, il Ministero della salute ha soltanto inteso fornire analoga raccomandazione ai residenti di altre Regioni che rimangano per periodi prolungati nelle stesse aree del territorio toscano. In tale evenienza, la vaccinazione, in coerenza con quanto disposto dalla Regione Toscana per i propri residenti, va effettuata da parte delle Regioni di residenza stabile di coloro che, ad esempio per motivi lavorativi o di studio, si rechino e permangano nelle stesse zone per periodi prolungati, così da garantire una copertura vaccinale omogenea e non creare situazioni di vulnerabilità, a tutela e rafforzamento della campagna vaccinale decisa dalla Regione Toscana.
 
Ne discende che tale raccomandazione non può ovviamente riguardare coloro che si recano nei territori toscani saltuariamente e per brevi periodi, ad esempio per finalità turistiche”.

04 marzo 2016
© Riproduzione riservata

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