Epatite C. Chiusa la seconda gara in Toscana per fornitura farmaci. “Due aziende hanno manifestato interesse”
I termini per la seconda gara per il farmaco antiepatite C scadevano oggi. Due le manifestazioni di interesse da parte di altrettante aziende produttrici. Nei prossimi giorni la Regione valuterà sia il prezzo che la tipologia delle offerte, e anche il profilo legale della questione.
29 GIU - Si è chiusa con due manifestazioni d’interesse da parte di altrettante aziende la seconda gara indetta dall’Ente di supporto tecnico amministrativo regionale (Estar) per la fornitura di farmaci antiepatite C.
La prima gara indetta da Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale) per la fornitura di terapie farmacologiche per l'eradicazione del virus dell'epatite C nella popolazione toscana era andata deserta. Così la Regione Toscana, sentiti il Consiglio Sanitario Regionale e la Commissione Terapeutica Regionale, aveva dato incarico a Estar di riproporre una nuova procedura di gara. Estar aveva reiterato il bando, eliminando questa volta il vincolo della "base d'asta".
"Prendiamo atto di queste due manifestazioni di interesse - è il commento di
Stefania Saccardi, neo-assessore al diritto alla salute - e faremo subito tutti gli approfondimenti necessari per arrivare all'obiettivo che ci siamo posti di garantire il farmaco antiepatite C a tutti i pazienti toscani che ne abbiano necessità. Questo è un tema non più eludibile, che va affrontato con decisione. Anche le notizie che leggiamo oggi sulla stampa (la donna medico che ha fatto causa al ministero e alla Regione Piemonte dopo essere stata costretta a sborsare 134.000 euro per il farmaco antiepatite C per sé e per la figlia, ndr) dimostrano la correttezza delle nostre decisioni e del nostro agire. Non possiamo attendere i ricorsi per dare una risposta a bisogni primari di salute".
29 giugno 2015
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