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Morbillo. Ecdc: “Francia e Italia i paesi con il maggior numero di casi negli ultimi 12 mesi. Occorre recuperare adulti non vaccinati”


È quanto emerge dal bollettino mensile del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Nonostante nel mese di luglio in generale i casi siano in diminuzione nell’ultimo anno (ago 2018 -lug 2019) sono stati registrati 13.113 casi. “In Italia occorre recuperare adolescenti e adulti che negli anni passati non si sono vaccinati”. IL RAPPORTO

16 SET - Gli Stati membri dell’Ue hanno segnalato negli ultimi 12 mesi 13.113 casi di morbillo e nessun paese ha segnalato zero casi. Il più alto numero di casi segnalati proviene da: Francia (2.560), Italia (1.845), Polonia (1.580) e Romania (1.453), contabilità per il 20%, 14%, 12% e 11% di tutti i casi, rispettivamente.
 
Per quanto riguarda i tassi di notifica per milione di abitanti al di sopra della media UE di 25,3 ci sono: Lituania (282,3), Bulgaria (158.3), Slovacchia (97.2), Romania (74.4), Malta (63.1), Repubblica Ceca (59.9), Lussemburgo (44.9), Polonia (41.6), Belgio (39.2), Francia (38.2) e Italia (30.5).
 
È quanto emerge dal bollettino mensile sul morbillo curato dall’ECDC, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, e che si basa sui dati relativi al morbillo e alla rosolia di The European Surveillance System (TESSy) e si riferisce al periodo 1 agosto 2018 - 31 luglio 2019.
 
Il numero di casi di morbillo segnalati a TESSy può essere una sottovalutato in alcuni paesi, in particolare per la Romania. L’epidemia prolungata nel paese ha causato ritardi nella segnalazione basata sui casi a TESSy e i dati più aggiornati sono disponibili presso l'Istituto nazionale rumeno di sanità pubblica
 
Nel report si evidenziano anche le morti correlate. Sette decessi attribuibili al morbillo sono stati segnalati durante il periodo di 12 mesi in Italia (3), Francia (2), Romania (1) e Spagna (1), ma complessivamente a luglio, il numero di casi ha continuato a diminuire rispetto ai due mesi precedenti.
 
L’ECDC sottolinea però che se “l'obiettivo di eliminazione deve essere raggiunto, molti paesi devono apportare forti miglioramenti alla copertura data dai loro normali programmi di vaccinazione infantile, anche per colmare le lacune dell'immunità negli adolescenti e negli adulti che hanno perso nel passato soprattutto in Italia opportunità di vaccinazione”.
 
Coperture ancora sotto soglia. “Il morbillo – rimarca l’Ecdc - continua a diffondersi in tutta Europa perché la copertura vaccinale in molti paesi non è ottimale. La copertura sostenuta di almeno il 95% per due dosi di un vaccino contenente morbillo a tutti i livelli subnazionali è raccomandata, tuttavia, le ultime stime dell'OMS-UNICEF sulla copertura nazionale delle vaccinazioni lo dimostrano solo cinque paesi UE / SEE (Ungheria, Malta, Portogallo, Slovacchia e Svezia) hanno riferito di almeno il 95% di copertura vaccinale sia per la prima che per la seconda dose nel 2018”.



 


 


 



 

16 settembre 2019
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