Lea. Derrico (Sihta): “Non dimentichiamo l’Hta”
“La nuova proposta del Ministro Grillo per il coinvolgimento di pazienti e portatori di interessi nell'aggiornamnto dei Lea è sicuramente una spinta positiva, ma occorre fare ancora passi avanti verso una efficace applicazione dell’Hta come strumento di riferimento disponibile per tutti gli attori, garantendo a tutti la giusta rilevanza e possibilità di intervenire nel processo di valutazione purché si mantenga un contesto metodologico”. Così Pietro Derrico, Presidente Sihta
01 OTT - “Come società di riferimento nazionale per l’Hta non possiamo che plaudere alla recentissima delibera del Ministro alla Salute
Giulia Grillo sulla nuova procedura per l’aggiornamento dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza). L’attuazione di un percorso chiaro e condiviso di
Health Technology Assessment coinvolgente tutti i portatori di interesse a partire dai cittadini, è infatti la strada corretta per affrontare i complessi processi decisionali sui temi dell’innovazione e del riconoscimento delle prestazioni essenziali rimborsabili dal Ssn”. Così il Presidente della Società italiana di Health Technology Assessment (Sihta),
Pietro Derrico, commenta la delibera del Ministro della Salute in tema di Hta.
“Con questa procedura rilasciata dal Ministero e dall'Istituto Superiore di Sanità, per la prima volta – prosegue il presidente Sihta - c’è un percorso che assegna un ruolo esplicito alla valutazione sistematica nel processo di decisione del pacchetto di servizi che compone il diritto alla tutela della salute degli italiani e che fa fare un passo indietro alla negoziazione da bottega in favore dell’evidenza scientifica”.
“La nuova proposta del Ministro Grillo – sottolinea Derrico - è sicuramente una spinta positiva a questo complesso e delicato tema, ma occorre fare ancora passi avanti verso una efficace applicazione dell’Hta come strumento di riferimento disponibile per tutti gli attori, garantendo a tutti la giusta rilevanza e possibilità di intervenire nel processo di valutazione purché si mantenga un contesto metodologico dove è fondamentale non solo la qualità delle evidenze scientifiche ma anche “il peso” di ciascun
stakeholder nelle varie valutazioni”.
“L’approccio metodologico internazionale proprio dell’Hta - conclude Derrico - contempla questi aspetti e ne prevede l’applicazione nelle seguenti macrofasi: 1)
priority setting (definizione delle Priorità): definizione delle priorità di analisi sulla base di prove ed evidenze scientifiche e di rilevanza sociale della tecnologia; 2)
assessment (valutazione tecnica): valutazione tecnica delle varie dimensioni (sociale, etica, economica, sicurezza, etc.); 3)
appraisal (analisi di contesto): valutazione dei risultati dell’assessment e relativo utilizzo all’interno di un sistema sanitario (in quest’ultima fase sono coinvolti tutti gli
stakeholder)”.
Questi aspetti saranno affrontati ed approfonditi nel corso del XI Congresso Nazionale della Shta dal titolo “L’Hta per la salute: prospettive in Italia ed Europa” che si svolgerà nei giorni 11-13 ottobre 2018, presso il Centro Congressi Auditorium Aurelia di Roma con il coinvolgimento attivo dei professionisti, delle associazioni, delle istituzioni, delle aziende dei settori pharma e biotech e non ultimo dei cittadini.
01 ottobre 2018
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