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Sanità pubblica. Che ne pensano in Veneto, sull’Adriatico e a Milano


Seconda puntata dell’indagine demoscopica promossa da UniSalute. Dopo i dati nazionali e quelli di Roma e Bologna ecco i giudizi sul nostro sistema sanitario di chi vive in Veneto, sulla costa adriatica e nella città di Milano. Prevalgono i giudizi positivi sul pubblico, ma anche il privato gode di ampia fiducia.

06 MAG - I dati relativi a tre zone (due del Nord e una del centro nord) confermano in linea di massima i dati nazionali dell'indagine di UniSalute sulla fiducia degli italiani nei confronti della sanità pubblica e privata. Va detto, però, che nelle tre province Venete, nelle cittadine della costa adriatica tra Emila e Marche e a Milano, il giudizio appare generalmente più positivo della media nazionale, sia nei confronti delle strutture gestite dalle Asl che delle strutture e degli specilisti privati.
Un risultato sul quale pesa evidentemente il livello generale dei servizi sanitari che in queste realtà è notoriamente più elevato rispetto ad altre zone del Paese. Ecco i risultati nel dettaglio.

Lo zoom sulla costa adriatica tra Rimini e Ancona
La sanità pubblica del nostro Paese sembra riscuotere la fiducia dei cittadini della riviera Adriatica, tra Rimini ed Ancona. Se chiamati infatti ad esprimersi sulle strutture sanitarie, il 62% dei romagnoli e marchigiani intervistati afferma di avere fiducia negli ospedali pubblici: sono in particolar modo le donne (86%) ad apprezzarli. Da rilevare poi come una fetta tutt’altro che trascurabile del campione (26%) dichiari in maniera categorica che le strutture pubbliche sono sempre migliori di quelle private.
Ma per il 70% degli intervistati il privato merita fiducia, percentuale che sale al 92% se si considerano i giudizi degli uomini.
Il 93% degli intervistati dichiara di fidarsi del “medico di famiglia”, una percentuale molto più alta della media nazionale (76%).
Meno equilibrato il confronto quando si parla della figura dello specialista: in questo caso infatti la credibilità del settore privato, nella zona in questione come nel resto d’Italia, sembra riscuotere maggiori consensi: l’89% degli intervistati dichiara di sentirsi rassicurato dagli specialisti che operano in ambito privato, mentre lo specialista del settore pubblico riscuote meno consensi (53%), soprattutto tra gli uomini (30%). Media che risultano comunque superiori al dato nazionale.
Differente la sensibilità tra uomini e donne anche in relazione ai costi della Sanità: per i primi i costi ridotti o nulli delle strutture pubbliche le rendono preferibili a quelle private, mentre le donne non pongono attenzione alle questioni economiche.
A differenza di quanto emerso a livello nazionale, dove il 67% degli italiani ha dichiarato che quello della sanità sia un diritto fondamentale, tra Romagna e Marche questa convinzione si attesta attorno al 34%.
Nonostante non esista una netta preferenza a favore delle strutture pubbliche o private, gli intervistati riconoscono che sotto alcuni aspetti quelle private risultano migliori. Particolarmente apprezzati i tempi decisamente più rapidi (81%) e le strutture di ricovero più moderne e confortevoli (33%).

Lo zoom sul Veneto (province di Verona, Padova e Belluno)
Il 71% del campione di queste tre province del Veneto afferma di avere fiducia negli ospedali pubblici (in particolar modo l’82% degli uomini) e addirittura una considerevole fetta dello stesso (34%) dichiara in maniera categorica che le strutture pubbliche sono sempre migliori di quelle private. Buono, anzi anche in questo caso leggermente superiore, anche il giudizio sul privato: un veneto su tre (75%), indipendentemente che si tratti di uomini o donne, dichiara infatti il proprio apprezzamento per le strutture private convenzionate.
Per la figura dello specialista vale il discorso già registrato in tutte le altre zone del Paese. Il privato è meglio del pubblico e infatti il 92% degli intervistati dichiara di sentirsi rassicurato dagli specialisti che operano in ambito privato. Lo specialista che opera nel settore pubblico gode invece di minor fiducia: solo il 44% si esprime favorevolmente. Una percentuale anche in questo caso comunque superiore alla media nazionale.
Differente la sensibilità tra uomini e donne anche in relazione ai costi della Sanità: per un veneto su quattro (24%) i costi ridotti o nulli delle strutture pubbliche le rendono preferibili a quelle private, tema su cui le donne intervistate non pongono l’attenzione.
A mettere d’accordo il campione , senza differenze di sesso, è invece la radicata convinzione che quello della sanità sia un diritto fondamentale: il 96% dei veneti, infatti, ne è fortemente convinto. Una percentuale molto più alta della media nazionale (67%).
Nonostante una preferenza per le strutture pubbliche, le tre province venete riconoscono che sotto alcuni aspetti quelle private risultano migliori. In linea con i dati nazionali, dichiarano infatti che i tempi delle strutture private sono più rapidi (in particolare le donne, 89%) e la degenza risulta più confortevole, grazie a strutture di ricovero più moderne e accoglienti (27%).

Lo zoom su Milano
Il 72% dei milanesi afferma di avere fiducia negli ospedali pubblici (in particolar modo il 78% delle donne) e addirittura una considerevole fetta dello stesso (30%) dichiara in maniera categorica che le strutture pubbliche sono sempre migliori di quelle private. Per le cliniche private il giudizio è mediamente più basso , infatti, più di un milanese su tre (37%), indipendentemente che si tratti di uomini o donne, si dichiara scettico o per nulla fiducioso riguardo il servizio offerto.
Per lo specialista vale quanto riportato nelle altre realtà del Paese. Il 79% degli intervistati dichiara infatti di sentirsi rassicurato dagli specialisti che operano in ambito privato. Contrastato invece il giudizio sullo specialista del settore pubblico: solo il 46% degli uomini esprime fiducia, contro un ben più alto 75% delle donne.
Differente la sensibilità tra uomini e donne anche in relazione ai costi della Sanità: per un milanese su tre (31%) i costi ridotti o nulli delle strutture pubbliche le rendono preferibili a quelle private, tema su cui pone l’attenzione solo il 19% delle donne meneghine.
A mettere d’accordo il campione (75%), senza differenze di sesso, è invece la radicata convinzione che quello della sanità sia un diritto fondamentale. Un dato in forte contrasto con la Capitale, dove solo il 46% ha espresso questo convincimento.
Nonostante una preferenza per le strutture pubbliche, i milanesi riconoscono che sotto alcuni aspetti quelle private risultano migliori. Gli intervistati riconoscono infatti, in linea con i dati nazionali, che i tempi delle strutture private, sono più rapidi (in particolare le donne, 84%) e la degenza risulta più confortevole, grazie a strutture di ricovero più moderne e accoglienti (per il 36% degli uomini).
 

06 maggio 2011
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