Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 23 NOVEMBRE 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

Ocse. Italia al 17° posto su 36 Paesi per stato di salute percepito. Speranza di vita a 82 anni, il 66% si dichiara in buone condizioni

di Stefano A. Inglese

E' quanto emerge dall'indicatore di benessere Better life Index che ha coinvolto più di 3600 persone in tutto il mondo. Il 74% circa degli adulti con un reddito disponibile compreso nel 20% più elevato, indica che la propria salute è “buona” o “molto buona”, rispetto a circa il 63% dei soggetti il cui reddito disponibile è inserito nel 20% più basso.

18 MAG - L’Italia si colloca al diciassettesimo posto su 36 Paesi per la tutela e il livello della salute. E’ quanto emerge dal Better life Index, l’indicatore di benessere elaborato dall’Ocse in collaborazione con Expo 2015, di cui è partner ufficiale. L’indagine ha coinvolto più di 3600 persone in tutto il mondo e ha radiografato undici componenti: oltre alla salute sono stati presi in esame abitazione, reddito, occupazione, relazioni sociali, istruzione, ambiente, impegno civile, soddisfazione, sicurezza, equilibrio lavoro-vita.

L’Ocse segnala che in Italia la speranza di vita alla nascita si attesta sugli 82 anni, due anni superiore rispetto alla media. Per le donne è di 85 anni, rispetto agli 80 degli uomini, in linea col divario medio di genere dell’area Ocse, pari a cinque anni. Nonostante molti altri fattori (come standard di vita, stile di vita, istruzione e fattori ambientali) esercitino un impatto sulla speranza di vita, quest’ultima è tanto più elevata quanto più elevata è la spesa per l'assistenza sanitaria per persona.

Alla domanda “Come va la tua salute in generale?” il 66% delle persone intervistate in Italia ha dichiarato di godere di buone condizioni, una percentuale inferiore rispetto alla media Ocse del 68%. Le risposte a questa domanda possono variare in base al sesso, l'età e la condizione sociale dell’intervistato. Nei Paesi indagati, gli uomini hanno in media maggiori probabilità di dichiarare una buona salute rispetto alle donne, con una media del 70% per i primi e del 66% per le seconde. In Italia, la media è pari al 70% per gli uomini e al 62% per le donne.

Le persone più anziane dichiarano di avere una salute più precaria, così come quelle disoccupate o con un livello di istruzione o di reddito inferiori. Il 74% circa degli adulti nel Paese, con un reddito disponibile compreso nel 20% più elevato, indica che la propria salute è “buona” o “molto buona”, rispetto a circa il 63% dei soggetti il cui reddito disponibile è compreso nel 20% più basso. Buone notizie provengono dai riscontri relativi alle regioni: sono ben in 18 a conseguire i risultati migliori dell’area Ocse.

Nel complesso l'Italia si posiziona al 13/mo posto nell'equilibrio lavoro-vita, al 14/mo nel reddito e al 17/mo nella salute. In tutte le altre voci è al di sotto della media: nelle relazioni sociali siamo in 21/ma posizione, nell'impegno civile in 23/ma, in abitazione e in sicurezza in 24/ma, in soddisfazione personale e in ambiente in 27/ma. Performance negative anche per anche per occupazione (29) e istruzione (21).
 
 
Emerge un notevole divario tra le fasce più ricche della popolazione e quelle più povere: il 20% più ricco della popolazione, infatti, guadagna circa il sestuplo delle somme guadagnate dal 20% più povero. Gli italiani sono meno soddisfatti della propria vita rispetto alla media Ocse. Quando è stato chiesto loro di esprimere una valutazione del grado di soddisfazione per la propria vita su una scala da 0 a 10, hanno riportato una valutazione pari a 6.0, pertanto inferiore alla media Ocse (6.6).
 
 
Stefano A. Inglese

18 maggio 2015
© Riproduzione riservata


Altri articoli in Studi e Analisi

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy