Screening mammografico: Il valore medio italiano della proporzione di donne che hanno eseguito la mammografia rispetto a quelle aventi diritto, che nel 2020 si era attestato al 30%, nel 2021 ritorna in linea (46,3%) con i valori di copertura del periodo 2018-2019. I livelli di copertura sono differenti tra le macro aree, con un evidente gradiente Nord-Sud. Al Nord i valori di copertura, stabili intorno al 61% nel biennio 2018-2019, si sono ridotti drasticamente al 40% nel 2020 per poi ritornare, nel 2021, ai valori pre-pandemici. I valori di copertura della macro area Centro nel periodo 2018-2019 si attestavano intorno al 50%, per ridursi al 38% nel 2020 e riposizionarsi quindi intorno al 48% nel 2021. I valori di copertura nell’area Sud e Isole sono sempre stati decisamente inferiori alle altre due aree (intorno al 20-21%), con un sensibile peggioramento nel 2020 (12%) e un recupero al 23,2% nel 2021.
Screening colo-rettale: Il livello di copertura dello screening colorettale è decisamente inferiore ai valori registrati per lo screening mammografico, sia per macro area geografica che complessivamente per l’Italia. In epoca pre-pandemica, la proporzione complessiva di cittadini che hanno eseguito un test di screening sul totale degli aventi diritto si attestava intorno al 30%, per ridursi al 17% nel 2020 e risalire al 30% nel 2021. L’andamento per macro area è analogo allo screening mammografico, con forti disomogeneità tra macro aree: i maggiori livelli di copertura si registrano al Nord e i più bassi al Sud e Isole; per tutte e tre le macro aree vi è stato un vistoso peggioramento nel 2020. Analizzando il Nord nel biennio 2018-2019 l’indicatore di copertura si collocava intorno al 43-42%, calava al 24% nel 2020 con un recupero e addirittura un lieve miglioramento (45%) rispetto alla fase pre-pandemica nel 2021. Al Centro il livello di copertura pre-pandemico era intorno al 34-33% e calava di 10 punti percentuali nel 2020, mentre nel 2021 si è osservato un recupero che non ha raggiunto però il livello pre-pandemico. Al Sud e Isole, nel 2018-2019, si partiva già fortemente svantaggiati con livelli di copertura molto bassi, non superando il 13%; nel 2020 si è registrato un valore del 4,5% e nel 2021 vi è stato un recupero, fino al 10,4%.
Screening cervicale: Lo screening cervicale mostra proporzioni pre-pandemiche di esecuzione del test intorno al 38-39% delle donne aventi diritto, un calo al 23% nel 2020 e un livello di copertura del 35% nel 2021. In epoca pre-pandemica nel Nord e Centro i valori dell’indicatore di copertura erano molto simili, ponendosi a seconda dell’area e dell’anno tra il 44% e il 48%. Nel 2020 entrambe le aree hanno registrato una riduzione della copertura che è stata decisamente più marcata per il Nord (25%) e meno per il Centro (38%) e con una ripresa nel 2021 al 41% al Nord e al 44% al Centro. Come per lo screening mammografico e colorettale, Sud e Isole esprimono valori inferiori anche se è bene sottolineare che negli anni precedenti la pandemia si è comunque osservato un progressivo miglioramento raggiungendo, nel 2019, il 26% di copertura. Purtroppo nel 2020 la copertura si è ridotta di 13 punti percentuali per poi recuperare nel 2021, attestandosi al 22%.