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Nuova rete ospedaliera siciliana. Via libera della Giunta

Il documento verrà trasmesso adesso alla VI Commissione dell’Assemblea regionale siciliana - per il parere obbligatorio previsto dalla legge - e successivamente sarà affidato alla valutazione finale del tavolo nazionale cui partecipano i ministeri della Salute e dell’Economia. Razza: “Sono contento del lavoro fatto e delle importanti novità”.

16 LUG - La Giunta regionale annuncia di avere “apprezzato la proposta di riordino della Rete ospedaliera presentata dall’assessore per la Salute, Ruggero Razza” che è stato approvato nel corso dell’ultima seduta. Il documento verrà trasmesso adesso alla VI Commissione dell’Assemblea regionale siciliana - per il parere obbligatorio previsto dalla legge - e successivamente sarà affidato alla valutazione finale del tavolo nazionale cui partecipano i ministeri della Salute e dell’Economia.
 
“Abbiamo voluto ascoltare – dichiara in una nota il presidente della Regione Nello Musumeci - le istanze del territorio e alcune significative indicazioni provenienti dalle organizzazioni sindacali. Sul piano formale si chiude il contenzioso con le Università di Messina e Catania, che avevano impugnato la rete approvata lo scorso marzo: tutti gli Atenei siciliani, infatti, hanno sottoscritto una formale intesa con il governo della Regione”.
 
Secondo il governatore, “il passo successivo all’approvazione della Rete ospedaliera dovrà essere la sua compiuta efficacia: quindi dovremo garantire maggiori livelli occupazionali, come già si è mostrato di voler fare con il concorso a tempo indeterminato per gli anestesisti, con la stessa attenzione mostrata verso il precariato che è già in avanzata fase di stabilizzazione”.
 
Il documento non è ancora stato reso pubblico, ma la nota regionale illustra come la nuova rete preveda la conferma di 7 strutture classificate Dea di II livello, mentre 23 vengono classificate Dea di I livello. La new entry è il presidio di Marsala, nel Trapanese, che aveva visto un investimento di oltre 40 milioni di euro per la realizzazione dell’ospedale intitolato alla memoria del giudice Paolo Borsellino. Tra i presidi di base tornano, tra gli altri, le strutture di Giarre e Barcellona Pozzo di Gotto. Il ‘Muscatello’ di Augusta mantiene la qualifica di presidio di zona disagiata per l’elevato rischio ambientale, pronto a ospitare un Centro di alta specializzazione per le patologie oncologiche da esposizione all’amianto. Le altre zone disagiate vengono servite da 11 presidi ospedalieri.
 
“Sono contento del lavoro fatto e delle importanti novità: Catania, con il San Marco; Giarre che torna assieme a Barcellona; Mazara che diventa Dea di I livello; le aree interne che recuperano unità e servizi; l’intesa con le Università e il taglio delle unità nel privato.... E poi ancora il via al piano delle infrastrutture, l’attenzione per il lavoro. Un passo alla volta...”, commenta su Facebook l’assessore Razza.

Nella nota ufficiale Razza spiega che “la proposta oggi definitiva riporta l’organizzazione sanitaria nei parametri del decreto Balduzzi e devo dare atto all’Aiop di avere accettato, condividendola, una rete che vede dimagrire i punti di erogazione privati del 50 per cento, consentendo così di non fare pesare in modo eccessivo l’allineamento ai coefficienti previsti dal Decreto nazionale sul sistema pubblico”.
 
Nell’ambito dell’azienda Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania va segnalata la previsione e l’inserimento con 437 posti letto dell’Ospedale San Marco. Questa decisione consentirà il mantenimento del finanziamento europeo previsto per la realizzazione dell’opera. Come già preannunciato, crescono i posti letto di 1.715 unità e ne vengono, quindi, complessivamente programmati 18.051. Sensibile il miglioramento del rapporto posti letto/strutture complesse, che dal coefficiente 15,5 si allinea a quello 17,1 (a fronte di un standard “Balduzzi” di 17,5).
 
“Ringrazio il presidente dell’Assemblea regionale e tutte le forze politiche di maggioranza e delle opposizioni - conclude l’assessore Razza - perché, nel dibattito apertosi dopo la presentazione della prima bozza di lavoro alle parti sociali, hanno manifestato grande attenzione per il lavoro fin qui svolto. Raccolgo, pertanto, l’invito che mi è stato avanzato dal presidente Miccichè e dalla presidente La Rocca Ruvolo a illustrare personalmente nella sede della VI Commissione parlamentare il piano di riordino che, in soli sei mesi, il governo Musumeci ha portato a compimento”.

16 luglio 2018
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