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Palermo. Al Di Cristina un uomo aggredisce 4 medici dopo la morte del figlio

Il bambino era nato alla trentesima settimana e con un raro tumore. Presentati due esposti contro l’uomo che ha causato un trauma cranico e una prognosi di 30 giorni a un medico. Anche l’Ordine dei Medici siciliano si costituirà parte civile.

08 APR - Quattro medici sono stati aggrediti da un uomo al Presidio ospedaliero “Giovanni Di Cristina” dopo che gli era stata comunicata la notizia del decesso del figlio,
 
Il bambino era venuto alla luce a sole 30 settimane e con un tumore, un esteso emangioendotelioma che si diffondeva al diaframma causando problemi respiratori. I medici hanno tentato di rimuovere la neoplasia con un difficile intervento chirurgico eseguito d’urgenza, che tuttavia non è riuscito.
 
Alla notizia del decesso, l’uomo ha aggredito quattro medici, tra cui il primario di Chirurgia pediatrica, Gloria Pelizzo.
 
Il manager dell’Arnas Civico-Di Cristina Giovanni Migliore e il direttore del reparto di Terapia intensiva del Di Cristina Giuseppe Re hanno presentato due esposti contro l’uomo che ha causato un trauma cranico e una prognosi di 30 giorni a un medico. Anche i genitori del bambino hanno a loro volta sporto denuncia contro l’ospedale.
 
“L’escalation di aggressioni ai medici e agli operatori degli ospedali non è più una questione di singoli e sporadici casi, ma sta assumendo sempre più i contorni di un fenomeno che non è più tollerabile”, ha affermato Migliore. L’Arnas Civico-Di Cristina, ha aggiunto “si costituirà parte civile per chiedere giustizia e tolleranza zero nei confronti di chi risponde con la violenza ingiustificata al quotidiano impegno di competenza e sacrificio dei nostri professionisti in difesa dei bambini”.
 
“In un contesto in cui è venuto meno il riconoscimento del ruolo sociale del medico e dei valori basilari del vivere civile, assistiamo all'ennesimo episodio di violenza, senza che nulla sia stato ancora fatto dalle istituzioni preposte per isolare le continue aggressioni ai danni di medici e di tutti i professionisti della sanità”, ha aggiunto il presidente dell'Ordine dei medici di Palermo Toti Amato.
 
“Come stiamo già facendo in altri giudizi, anche in questo caso l'Ordine farà la sua parte: oltre a costituirsi parte civile metterà a disposizione il supporto legale e tutti gli strumenti necessari per vedere riconosciuta giudizialmente la violenza subita, ma anche una condizione generale di disagio e di insicurezza che peggiora di giorno in giorno e non consente più il sereno svolgimento dell’attività sanitaria, soprattutto, nelle aree di emergenza”. 

08 aprile 2018
© Riproduzione riservata

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