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Covid. Ecdc: “Variante inglese ha una trasmissibilità aumentata stimata fino al 70%”


Il Centro europeo per il controllo delle malattie ha dedicato un approfondimento alla nuova variante del virus che sta allarmando l’Europa e non solo. “Non ci sono indicazioni a questo punto di una maggiore gravità dell'infezione associata alla nuova variante”. IL DOCUMENTO

21 DIC - “Sebbene sia noto e previsto che i virus cambino costantemente attraverso la mutazione che porta alla comparsa di nuove varianti, l'analisi preliminare nel Regno Unito suggerisce che questa variante è significativamente più trasmissibile rispetto alle varianti circolanti in precedenza, con un potenziale stimato di aumentare il numero riproduttivo (R) di 0. 4 o superiore con una trasmissibilità aumentata stimata fino al 70%”. È quanto scrive l’Ecdc in un approfondimento sulla nuova variante del virus scoperta nel Regno Unito.

“Nelle ultime settimane – scrive l’Ecdc -  il Regno Unito (UK) ha dovuto affrontare un rapido aumento dei casi di COVID-19 nel sud-est dell'Inghilterra, portando a indagini epidemiologiche e virologiche potenziate. L'analisi dei dati sulla sequenza del genoma virale ha identificato un'ampia percentuale di casi che apparteneva a un nuovo singolo cluster filogenetico. La nuova variante è definita da mutazioni multiple della proteina spike (delezione 69-70, delezione 144, N501Y, A570D, D614G, P681H, T716I, S982A, D1118H) presenti così come mutazioni in altre regioni genomiche”. 

L’Ecdc evidenzia come “questa nuova variante è emersa in un periodo dell'anno in cui tradizionalmente c'è stata una maggiore mescolanza familiare e sociale. Non ci sono indicazioni a questo punto di una maggiore gravità dell'infezione associata alla nuova variante. Ad oggi, alcuni casi con la nuova variante sono stati segnalati da Danimarca e Paesi Bassi e, secondo i media, in Belgio”.
 
Dato che attualmente mancano prove per indicare la misura in cui la nuova variante del virus si diffonde al di fuori del Regno Unito, l’Ecdc raccomanda come siano necessari sforzi tempestivi per prevenire e controllare la sua diffusione:

- Le autorità e i laboratori della sanità pubblica sono invitati ad analizzare e sequenziare i virus in modo tempestivo per identificare i casi della nuova variante. Le persone con un collegamento epidemiologico a casi con la nuova variante o una storia di viaggio in aree note per essere colpite dovrebbero essere identificate immediatamente per testare, isolare e seguire i loro contatti al fine di fermare la diffusione della nuova variante.
- Se vengono identificati casi infettati con questa nuova variante SARS-CoV-2 o altre nuove varianti SARS-CoV-2 potenzialmente preoccupanti, i paesi devono notificarlo tramite il sistema di allarme rapido e risposta dell'Unione europea.
- Occorre comunicare al pubblico l'importanza di una stretta aderenza agli interventi non farmaceutici secondo le politiche nazionali, e in particolare dovrebbero essere sottolineate le linee guida per evitare viaggi non essenziali e attività sociali.
- I laboratori dovrebbero esaminare le prestazioni della PCR e l'abbandono del gene S. La PCR potrebbe essere utilizzata come indicatore per i casi con la nuova variante per ulteriori sequenze e indagini.
- I casi sospetti di reinfezione da COVID-19 devono essere seguiti, strettamente accompagnati dal sequenziamento dei rispettivi isolati di virus da questi casi. Allo stesso modo, i casi con insuccesso del trattamento con plasma convalescente o anticorpi monoclonali dovrebbero essere ulteriormente studiati.
- Con l'implementazione della vaccinazione, è necessario garantire uno stretto monitoraggio degli individui vaccinati con COVID-19 per identificare possibili fallimenti vaccinali e infezioni rivoluzionarie. Gli isolati di virus da questi casi dovrebbero essere sequenziati e caratterizzati geneticamente e antigenicamente.

21 dicembre 2020
© Riproduzione riservata

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