Spesa farmaceutica. Aifa: nei primi 3 mesi del 2019 tetti sfondati per 845 milioni di euro. Dato peggiore rispetto al 2018
di L.F.
Solo per gli acquisti diretti (ospedaliera e diretta Asl), senza contare i fondi innovativi, lo sforamento è monstre: 973 mln. Un deficit ridimensionato dalla farmaceutica convenzionata in "attivo" di 128 milioni rispetto al tetto programmato. Dati peggiori rispetto al 2018. Sempre in crescita la compartecipazione del cittadino sul prezzo di riferimento dei farmaci mentre i ticket fissi sono in calo. Solo una Regione (Valle d’Aosta) rispetta i tetti. Puglia, Umbria e Sardegna le maglie nere. IL REPORT
30 AGO - A livello nazionale la spesa complessiva del periodo gennaio-marzo 2019 si è attestata a 5,07 mld di euro, evidenziando uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 14,85% (4,4 mld di euro) pari a + 845 mln di euro, corrispondente ad un’incidenza percentuale sul FSN del 17,8%.
È quanto si legge nell’ultimo monitoraggio dell’Aifa (gennaio-marzo 2019) appena pubblicato che segna un peggioramento rispetto allo stesso periodo del 2018 dove la spesa era stata di 5,1 mld e che vede solo 1 regione su 21 a rispettare i tetti di spesa.
Insomma, le azioni per risparmiare sulla spesa farmaceutica non si vedono, e anzi la spesa continua a crescere.
La spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del SSN nel periodo gennaio-marzo 2019 calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del pay-back 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 2 mld mln di euro evidenziando un decremento, rispetto all’anno precedente, pari a -16,1 mln di euro (- 0,8%).
I consumi, espressi in numero di ricette (149,9 milioni di ricette), mostrano un lieve decremento pari a -0,3% rispetto al 2018, mentre l’incidenza del
ticket aumenta dello 0,4% (+1,7 milioni di euro). Parallelamente si osserva un incremento del +1,2% (+ 68,4 milioni di dosi giornaliere) delle dosi giornaliere dispensate.
Si conferma nello specifico il calo dei ticket fissi e la crescita di spesa per la differenza di prezzo che pagano i cittadini per l’acquisto di farmaci branded.
Nello specifico la
spesa farmaceutica convenzionata, che concorre al tetto di cui alla legge 236/2016, articolo 1 comma 399, cioè quella al netto degli sconti versati dalle farmacie, del payback 1,83% versato alle regioni dalle ditte e anche dei diversi pay-back versati sempre alle Regioni ma al lordo dei ticket regionali, è stata pari a 2,13 mld di euro che equivale ad una spesa di 127,5 mln sotto il tetto programmato.
La spesa
farmaceutica per acquisti diretti nei primi 3 mesi del 2019 si è attestata a 2,93 mld, una quota di 973 mln più elevata del tetto fissato.
In ogni caso però, per la verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti del 6,89% al netto dei pay-back vigenti e dei fondi per gli innovativi non oncologici e innovativi oncologici evidenzia un’incidenza del 10,3%, pari ad un disavanzo rispetto alla spesa programmata di +973 mln di euro, di cui 260 si riferiscono alla spesa per farmaci innovativi Oncologici e non Oncologici non coperta dai rispettivi fondi.
Per i farmaci inseriti nel fondo per i medicinali innovativi non oncologici la spesa gennaio-marzo è pari a 322 milioni di euro mentre per i medicinali inseriti nel fondo per i medicinali innovativi oncologici, la spesa gennaio-novembre è pari a 187,2 milioni di euro.
L.F.
30 agosto 2019
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