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Parafarmacie, si cambia. Niente obbligo presenza farmacista e lista limitata di farmaci. Ma anche nuovi concorsi riservati per aprire nuove farmacie. La “rivoluzione” nel ddl Sileri

di Luciano Fassari

Illustrato ieri in anteprima agli Stati generali della farmacia di Federfarma il nuovo disegno di legge elaborato dal presidente della commissione Igiene e Sanità che prevede molte novità. Previsto un nuovo concorso per l’assegnazione di farmacie in porti, aeroporti e stazioni. E poi ripensamento dell’attuale esperienza delle parafarmacie introducendo la possibilità che solamente alcuni farmaci, individuati da Aifa, possano essere venduti fuori dalle farmacie, sia negli esercizi di vicinato che nei centri della Gdo e senza più l'obbligo della presenza obbligatoria del farmacista.

01 MAR - Conferma dell'istituto della pianta organica, concludere il concorso straordinario e indire un nuovo concorso (riservato ai giovani farmacisti e ai farmacisti titolari di parafarmacia) per l’assegnazione di sedi in luoghi di grande afflusso di persone come stazioni, aeroporti e porti, ripensare le parafarmacie introducendo la possibilità, previo parere Aifa, della libera vendita di alcuni farmaci senza la presenza obbligatoria del farmacista e infine valorizzazione della professione con l’introduzione del farmacista in ogni presidio sanitario in cui si dispensa un farmaco.
 
Sono queste le direttrici del nuovo disegno di legge elaborato da Pierpaolo Sileri, presidente commissione Igiene e Sanità del Senato, che verrà depositato a breve a Palazzo Madama.
 
Il testo è stato illustrato dallo stesso Sileri ieri sera durante gli Stati generali della farmacia di Federfarma.
 
“L’anno scorso - ha detto Sileri - feci una promessa, quella di risolvere la problematica tra farmacie e parafarmacie e così fin da giugno ho lavorato a un ddl che è pronto e spero a breve possa trovare un accordo più ampio e possa essere depositato".
 
Ecco i punti cardine del Ddl:
 
Centralità della farmacia.
Il testo ribadisce la centralità della farmacia, vero e proprio servizio sanitario di prossimità nell’attività di dispensazione del farmaco e dell’erogazione d’importanti servizi sanitari ai cittadini confermando l’istituto della pianta organica delle farmacie. L’intervento proposto consiste nel conservare la pianta organica che mantiene ancora la propria validità ed efficacia come strumento di programmazione, precisando che la sede farmaceutica debba essere dotata di confini ben delineati.
 
Nuovi concorsi per l’apertura di farmacie in stazioni, porti ed aeroporti
Il ddl prevede poi di utilizzare le sedi farmaceutiche istituite ma non ancora aperte nei luoghi ad alto afflusso di pubblico e quelle ancora non assegnate anche a seguito dell’ultimo concorso straordinario. Inoltre è prevista l’apertura di un nuovo concorso nazionale per l’assegnazione di nuove farmacie. Per quanto riguarda l’apertura delle nuove farmacie essa riguarda alcuni luoghi ben precisi già individuati dalla legislazione vigente come gli aeroporti, i porti le grandi stazioni ferroviarie caratterizzati da un grande afflusso. “In questo modo – ha specificato Sileri - si consentirà a molti giovani laureati in farmacia, ai titolari di piccole farmacie rurali, che si erano aperti una parafarmacia di diventare titolari di farmacia”.
 
Questa farmacie dovrebbero essere assegnate tramite un meccanismo che prevede la conclusione in tempi certi e rapidi del concorso straordinario previsto dal decreto Monti e l’indizione di un nuovo concorso straordinario in cui verranno messe a bando oltre alle farmacie ad alto afflusso di pubblico altre sedi farmaceutiche eventualmente rimaste vacanti. Il concorso sarà riservato ai titolari di farmacia rurale, ai titolari di farmacia soprannumeraria, ai farmacisti titolari di parafarmacia e ai farmacisti non titolari.
 
Liberalizzazione soft con l’introduzione di farmaci di libera vendita.
Il ddl prevede anche il ripensamento dell’attuale esperienza delle parafarmacie introducendo anche in Italia la possibilità che solamente alcuni farmaci, appositamente individuati da Aifa siano liberamente venduti, sia negli esercizi di vicinato che nei centri della grande distribuzione senza la necessità della presenza obbligatoria del farmacista.
 
“È evidente – ha sottolineato Sileri - che per passare a questo nuovo modello sarà necessario del tempo e le strutture avranno 2 anni per adeguarsi alla nuova normativa. Inoltre, viene introdotta l’incompatibilità tra la professione del farmacista e la titolarità di esercizi di vicinato che vendano i farmaci di libera vendita per evitare d’indurre i pazienti in confusione che fatalmente si avrebbe qualora lo stesso farmacista fosse titolare di farmacia e proprietario di un altro esercizio in cui si dispensano farmaci di libera vendita. E poi per tutelare la concorrenza".
 
Valorizzazione professione di farmacista
Il testo prevede infine la valorizzazione della professione del farmacista ampliandone l’attività a tutela del diritto alla Salute e prevedendo la presenza del farmacista in ogni contesto in cui vengono somministrati i farmaci. “Da medico – ha concluso Sileri - ho sempre desiderato avere un farmacista nel reparto perché consente di controllare cosa prescrivo e questo riduce dei costi, aggiusta le terapie e fa si che i nostri pazienti stiano meglio. Avere il farmacista nei presidi sanitari dà una garanzia. In ogni caso dovunque viene dispensato un farmaco dev’esserci un farmacista”.
 
Luciano Fassari

01 marzo 2019
© Riproduzione riservata

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