Malattie cardiovascolari: in Europa nel 2015 rappresentavano il 36,7% di tutti i decessi. In Italia valori in calo, ma più alti per le donne
Secondo i dati Eurostat pubblicati in occasione della giornata mondiale del cuore (29 settembre), tra le malattie cardiovascolari il primato dei decessi spetta alle malattie ischemiche (gli attacchi di cuore) causa del 12, 3% delle morti. L’Italia, dove le patologie cardiache in generale sono state nel 2015 causa del 37,1% dei decessi, per le malattie ischemiche del cuore raggiunge l’11,3% dei decessi, mentre è al 4% per gli infarti acuti del miocardio, 7,3% per altre cardiopatie ischemiche e e 8,7% per altre malattie cardiache.
01 OTT - Le malattie dell’apparato circolatorio nel 2015 (ultimo anno i cui dati sono confrontabili secondo la rilevazione Eurostat in occasione della giornata mondiale del cuore del 29 settembre) sono state causa del 36,7% di tutti i decessi.
Il primato spetta alle malattie ischemiche (gli attacchi di cuore) causa del 12, 3% delle morti.
Gli Stati membri con la percentuale più bassa di decessi causati da attacchi di cuore nel 2015 sono stati Francia e Paesi Bassi (entrambi circa il 6%), seguiti dal Portogallo (quasi il 7%). In questi tre paesi, più uomini che donne sono morti per attacchi di cuore.
Al contrario, gli Stati membri con la più alta percentuale di decessi causati da attacchi di cuore sono stati la Lituania (quasi il 38%), la Lettonia (28,5%) e la Slovacchia (26,5%). In questi tre paesi, più donne sono morte di attacchi di cuore rispetto agli uomini.
L’Italia, dove le patologie cardiache in generale sono state nel 2015 causa del 37,1% dei decessi, incidenza in diminuzione negli anni successivi fino al 36% rilevato dall’Oms nel suo ultimo
rapporto 2018 sulle malattie non trasmissibili, per malattie ischemiche del cuore raggiunge l’11,3% dei decessi, mentre è al 4% per gli infarti acuti del miocardio, 7,3% per altre cardiopatie ischemiche e e 8,7% per altre malattie cardiache, secondo la rilevazione Eurostat.
Questi dati sono riferiti alla media. In realtà
le morti dovute a malattie cardiovascolari in Italia sono nel 33,6% legate agli uomini e nel 40,2% dei casi alle donne. Gli uomini sono in testa per le malattie ischemiche e per l’infarto acuto del miocardio,
Il record di morti per malattie cardiovascolari in termini di incidenza percentuale sul totale dei decessi è della Bulgaria con il 66,1%, seguita dalla Romania con il 59,4 per cento.
Dove invece l’incidenza percentuale delle morti per malattie cardiovascolari è minore in Europa è il Liechtenstein con il 23,7% seguito dalla Danimarca con il 23,9 per cento.
01 ottobre 2018
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