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Emofilia. Fondazione Roche, bando da 120mila euro per progetti socio-sanitari e socio-assistenziali


Si apre oggi il bando di “Fondazione Roche per le persone con emofilia” realizzato in partnership con Fondazione Sodalitas, ente indipendente con un expertise nel settore nonprofit. I fondi verranno assegnati a 6 progetti presentati entro il 15 ottobre 2018 dalle associazioni di pazienti per accrescere la qualità di vita di pazienti

09 LUG - Accendere i riflettori sulla persona-paziente e i suoi bisogni di salute. È questo uno degli obiettivi che Fondazione Roche persegue con convinzione con il fine di ridurre le aree di disagio per chi vive in una condizione di disabilità e di fragilità. Per questo, in linea con la sua mission ha stanziato 120mila euro a favore di progetti socio-sanitari e socio-assistenziali promossi da associazioni pazienti che operano sul territorio nazionale per la realizzazione di servizi dedicati alle persone con emofilia e alle loro famiglie.
 
Il bando di “Fondazione Roche per le persone con emofilia”, ufficialmente aperto da oggi, è il risultato di una partnership innovativa con Fondazione Sodalitas, che vanta esperienza nel settore nonprofit in Italia. Sei i progetti che il bando si propone di sostenere con un finanziamento di 20mila euro ciascuno e che dovranno essere presentati entro il 15 ottobre 2018 da associazioni di pazienti operanti nell’area dell’emofilia sul nostro territorio.
 
“È evidente come i servizi di assistenza ai malati e alle famiglie che se ne prendono cura sia uno dei punti cruciali a cui il mondo della salute deve trovare risposte al più presto – ha commentato Francesco Frattini, Segretario Generale di Fondazione Roche – questo è ancora più vero nel panorama delle malattie rare, dove quotidianamente decine di associazioni di pazienti si impegnano ogni giorno su tutto il territorio italiano per essere concretamente al fianco di chi ne ha bisogno, affrontando e superando numerosi ostacoli”.
 
Saranno ammessi al bando e valutati esclusivamente i progetti di natura socio-sanitaria e socio-assistenziale in grado di fornire un miglioramento generale delle condizioni e della qualità di vita delle persone con emofilia nelle tre fasi chiave della vita: dall’infanzia (0-12 anni) all’età adulta (>25 anni), passando per la giovinezza (12-25 anni).
 

“Siamo molto orgogliosi di questa iniziativa e della collaborazione con Fondazione Sodalitas, un partner che come noi ha a cuore la realizzazione di un futuro sostenibile – continua Frattini – In un momento in cui il concetto di salute è al centro del dibattito istituzionale ed etico, abbiamo voluto concentrare il nostro impegno a sostegno dei bisogni socio-sanitari e socio-assistenziali delle persone con emofilia e dei familiari coinvolti nella cura e assistenza dei loro cari, che devono affrontare una malattia capace di condizionare la quotidianità in tutte le fasi della vita”.
 
Le associazioni che intendono aderire al bando devono accedere al sito www.fondazioneroche.com, che riporta tutte le istruzioni per presentare le candidature, come anche la scheda di sottomissione scaricabile dalla piattaforma.
 
Il compito di selezionare e valutare i progetti è affidato a Fondazione Sodalitas, che in qualità di ente completamente indipendente e forte di un’esperienza ultra-ventennale nell’individuazione di nuove soluzioni di welfare e di inclusione sociale, elaborerà entro il 15 novembre 2018 una classifica finale sulla base dei potenziali benefici che i progetti potranno offrire ai pazienti e le loro famiglie.
 
“Da sempre siamo impegnati a favorire le partnership tra profit e nonprofit - ha dichiarato Alessandro Beda, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas - Siamo, pertanto, onorati di poter contribuire a questo bando, i cui criteri di valutazione sono stati elaborati anche sulla base dell’esperienza che Fondazione Sodalitas ha sviluppato con Sodalitas Social Innovation, il programma ideato per migliorare in modo diffuso la capacità progettuale del Terzo Settore. A partire dal 2005, inoltre, la Fondazione conta su un team di manager volontari con competenze socio-sanitarie e socio-assistenziali che valuterà i progetti candidati” ha concluso.

09 luglio 2018
© Riproduzione riservata

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