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Cancellati i fondi per la lotta all’Aids. L’annuncio shock dal Fondo Globale

di Laura Berardi

La crisi ha colpito duramente anche il mondo della ricerca contro le tre grandi malattie del mondo: Aids, Tubercolosi e Malaria. Tanto che il Fondo Globale ha cancellato la raccolta fondi e fino al 2014 fornirà solo i finanziamenti necessari ai progetti già in atto

25 NOV - È una notizia shock quella che arriva dall’ultima conferenza dei donatori del Fondo Globale per la lotta all’Aids, alla Tubercolosi e alla Malaria: a causa della crisi economica i finanziamenti sono stati cancellati, fino a nuovo ordine. La società, a carattere misto pubblico-privato, ha infatti annunciato di essere costretta a cancellare la prossima raccolta fondi e di doversi concentrare solo sul fornire i servizi essenziali ai programmi già iniziati, che verranno completati entro il 2014. “Gravi problemi finanziari hanno colpito le nazioni che di solito colmano il fondo. Questo, insieme ai tassi di interesse bassi, ha avuto effetti devastanti sulle risorse disponibili per i nuovi progetti”, hanno spiegato in una nota pubblicata sul sito. La notizia arriva a pochi giorni dall’ultimo report del Programma congiunto delle Nazioni Unite sull'Hiv/Aids (Unaids), che aveva annunciato grandi passi in avanti verso la soluzione del problema Aids nel mondo.
Nonostante i grandi progressi nella lotta ad Aids, Tubercolosi e Malaria, oggi anche il Fondo è dunque bersaglio dei tagli dovuti all’era dell’austerity.  All'ultima conferenza dei donatori è stato infatti annunciato che è stato possibile raccogliere solo circa la metà dei 20 miliardi di dollari necessari per ampliare i progetti contro le tre malattie.
Cattive acque simili a quelle in cui navigano oggi i finanziamenti si erano viste già l’anno scorso, quando il Fondo aveva annunciato di non essere in grado di recuperare i 13 miliardi necessari a mantenere tutti i progetti. Ma quella di quest’anno sarebbe una situazione finanziaria anche peggiore, la più terribile che sia mai stata affrontata dalla creazione del fondo stesso, dieci anni fa.

Ecco perché fino al 2014 verranno assicurati i soli fondi per mantenere in vita le terapie già in atto negli oltre 600 progetti portati avanti. Di averne la sicurezza si è occupata Medici Senza Frontiere (MSF), che ha controllato che le nazioni donatrici salvaguardassero almeno i fondi necessari a questo scopo. Ma dall’organizzazione fanno sapere che non ci saranno comunque nuovi progetti. “C’è un incongruenza incredibile tra le promesse della scienza e della politica per la lotta all’Hiv/Aids e la mancanza di fondi che sta portando la ricerca sul baratro”, ha detto seccamente Tido von Schoen-Angerer, direttore esecutivo della campagna per l’accesso alle medicine essenziali di MSF. “Le persone che convivono con queste terribili malattie ora si sentiranno mancare la terra sotto i piedi, i donatori devono rendersene conto. E ciò succede proprio in un momento in cui invece avremmo dovuto fare un balzo in avanti, fornire più farmaci, salvare la vita ad ancora più pazienti”.
L’appello di Medici Senza Frontiere è veramente accorato, anche perché la situazione è critica. “Ogni governo dovrebbe contribuire agli sforzi per frenare l’Hiv, ma soprattutto quelli con la capacità di fare davvero la differenza devono farsi avanti con la massima urgenza e sostenere una nuova possibilità di finanziamento ai Paesi dal Fondo Globale”, ha concluso von Schoen-Angerer.
Anche l'Italia era stata uno dei paesi fondatori dell'agenzia, ma era recentemente uscita dal consiglio di amministrazione a causa del mancato versamento dei fondi promessi, 160 milioni di euro nel 2009 e nel 2010.

Laura Berardi

25 novembre 2011
© Riproduzione riservata

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