Allarme influenza in Europa: la copertura vaccinale continua a scendere, a rischio soprattutto gli over 65 dove si registra il 75% dei decessi. E in Italia si è crollati dal 66% di anziani vaccinati del 2009 al 49% del 2015
Ogni anno in Europa muoiono 44mila persone per colpa dell'influenza di cui 34mila hanno più di 65 anni. Ma nella metà dei Paesi della Regione europea dell'Oms si vaccina meno di un anziano su tre ed è proprio in questa fascia di popolazione che l'influenza miete più vittime. La copertura vaccinale nella maggior parte degli Stati si ferma infatti al 40% (e in alcuni casi si va anche sotto tale soglia). Secondo Oms e il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) si dovrebbe invece arrivare almeno al 75%.
07 FEB - Ennesimo allarme Oms lanciato oggi: oltre 44mila persone muoiono di malattie respiratorie associate all'influenza stagionale nella Regione europea, su un totale di 650mila decessi a livello mondiale. E poiché secondo le rilevazioni Oms ed Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control) 34mila (oltre il 75%) di questi decessi europei avviene tra individui di età pari o superiore a 65 anni, la colpa è del basso livello di vaccinazione: una tesi che trova conferma nel fatto che la metà dei paesi della Regione europea dell'Oms sta vaccinando meno di una persona su tre in età avanzata.
Secondo la prima panoramica completa della copertura del vaccino contro l'influenza stagionale nella Regione europea dell’Oms tra il 2008/09 e il 2014/15, condotta dall'ufficio regionale per l'Europa dell'Organizzazione e dall’Ecdc, la copertura vaccinale dell'influenza tra i gruppi ad alto rischio è scesa nella Regione europea negli ultimi sette anni e metà dei paesi segnala una diminuzione del numero di dosi di vaccino disponibili.
E la scarsa diffusione della vaccinazione contro l'influenza stagionale in Europa mette a repentaglio la capacità di proteggere le persone durante le epidemie annuali e in vista della la prossima pandemia, avvertono le due organizzazioni.
In Italia i dati forniti nello studio dell'Oms mostrano un brusco calo di quasi 20 punti percentuali nel periodo che va dalla stagione influenzale 2008/2009, quando risultava vaccinato il 66% della popolazione sopra i 65 anni, alla stagione 2014/2015 che vede la quota scendere al 49%.
"La vaccinazione è la misura più efficace per prevenire gravi malattie causate dall'influenza. Tuttavia, secondo la nostra ricerca, la diffusione della vaccinazione antinfluenzale è in costante diminuzione in un certo numero di paesi nella regione europea ", afferma
Zsuzsanna Jakab, direttore regionale dell'Oms per l'Europa. "Ciò rappresenta una seria preoccupazione per le persone a più alto rischio di gravi conseguenze, in particolare per gli anziani e potenzialmente per l'intera popolazione, poiché la produzione di vaccini pandemici è strettamente legata all'uso di vaccini stagionali. Esorto i paesi europei ad aumentare la copertura vaccinale per raggiungere almeno l'obiettivo del 75% tra le persone anziane e le altre persone a rischio ".
"Tutti gli Stati membri dell'Unione europea hanno aderito all'obiettivo del 75% di copertura tra gli anziani e altri gruppi vulnerabili; tuttavia, questi obiettivi non sono stati raggiunti ", afferma
Andrea Ammon, direttore dell'Ecdc. "L'Ecdc – continua - è impegnata a lavorare ulteriormente con gli Stati membri a sostegno dei loro sforzi per controllare l'influenza stagionale".
La panoramica completa è pubblicata in un articolo scientifico pubblicati su
Vaccine a gennaio 2018, basato sui dati del Vaccine European New Integrated Collaboration Effort (
VENICE III) e dei sondaggi dell'Oms.
Con il picco della stagione influenzale 2017/18 nell'Europa occidentale, un certo numero di paesi ha registrato un rapido aumento dei casi gravi e, secondo
EuroMOMO, l'organizzazione per il monitoraggio europeo dell'eccesso di mortalità nella sanità pubblica, alcuni riportano un eccesso di mortalità tra i anziani.
Per quanto riguarda gli altri gruppi a rischio:
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la vaccinazione è stata generalmente raccomandata per le persone con malattie croniche, tuttavia, la copertura è stata inferiore al 40% nella maggior parte dei paesi;
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quasi tutti i paesi raccomandavano la vaccinazione antinfluenzale per gli operatori sanitari, ma la maggioranza di questi ha riferito che il consumo di vaccino antinfluenzale è stato del 40%;
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in totale, il 90% dei paesi ha ricevuto raccomandazioni sul vaccino per le donne incinte nel 2014/2015, rispetto al 40% prima della pandemia A del 2009 (H1N1). Tuttavia, la copertura complessiva è stata bassa, con la metà dei paesi che hanno riferito l'assorbimento inferiore al 10%;
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meno della metà dei paesi, la maggior parte dei quali nell'Europa orientale, raccomandava la vaccinazione antinfluenzale per i bambini piccoli: la copertura vaccinale variava da meno dell'1% all'80 per cento.
Secondo l’Oms ci sono una serie di fattori specifici che influenzano la copertura vaccinale. Nei Paesi a basso reddito della Regione, dove l'influenza non può essere considerata una malattia ad alta priorità, la scarsa copertura è una conseguenza del limitato apporto di vaccini.
Dove i vaccini sono più ampiamente disponibili, la copertura è stato bassa o calante per motivi che vanno dalla mancanza di fiducia nei vaccini alla mancanza di raccomandazioni da parte degli operatori sanitari o di barriere all'accesso, costi compresi.
Per affrontare efficacemente le lacune in materia di vaccinazione, è necessario secondo l’Oms avere chiari gli ostacoli alla vaccinazione, tra cui:
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diritti, regolamenti e accessibilità, disponibilità e convenienza dei servizi di vaccinazione;
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norme sociali, culturali e supporto;
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motivazione individuale, valori, attitudini, conoscenze e abilità.
07 febbraio 2018
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