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Mandorle e cioccolato fondente riducono il rischio di infarto

di Maria Rita Montebelli

Un sofisticato e controllatissimo studio sulla nutrizione ha dimostrato, in un gruppo di persone obese o in sovrappeso, che è possibile indulgere in cibi voluttuari senza farsi del male. Il segreto è scegliere quelli giusti, come appunto mandorle e cioccolato fondente che possono portare, se consumati nelle quantità giuste, a ridurre il colesterolo LDL del 7%. La dieta insomma non ha bisogno di essere punitiva, ma di certo deve essere intelligente.

01 DIC - Mandorle e cioccolato fondente riducono il colesterolo cattivo e con questo il rischio di cardiopatia ischemica. Lo stabilisce uno studio pubblicato su Journal of the American Heart Association (JACC) che fornisce anche le ‘dosi’ giornaliere di questi cibi: per le mandorle, un terzo di una tazza; per il cioccolato fondente un quarto di una tazza e per il cacao non zuccherato, poco più di due cucchiai da cucina.
Questa ‘ricetta’ è risultata in grado in ridurre i valori di colesterolo LDL nel sangue di soggetti in sovrappeso o obesi.
 
“E’ molto importante contestualizzare questo messaggio - afferma Penny Kris-Etherton, professore di nutrizione presso la Penn State University – che non significare dire alla gente, andate e mangiate a volontà cioccolato fondente e mandorle per ridurre il vostro colesterolo LDL. La gente ha a disposizione circa 270 calorie ‘a discrezione’ al giorno e se queste vengono impiegate per consumare alimenti salutari quali mandorle e cioccolato fondente, questo fa bene alla salute, al contrario di altri alimenti voluttuari come ad esempio una ciambella fritta”. Le mandorle, contenenti grassi insaturi, venivano inserite nella dieta dei partecipanti in sostituzione dei grassi saturi dei latticini (burro e formaggi).
 
In passato altri studi avevano evidenziato le proprietà salutari di mandorle, cioccolato fondente e cacao. Gli autori di questo studio hanno cercato di capire se, combinando questi tre alimenti, si potesse riuscire ad ottenere un ulteriore effetto positivo sul cuore di soggetti in sovrappeso o obesi.
 
In questa ricerca sono stati coinvolti 31 soggetti di età compresa tra i 30 e i 70 anni; per un mese nessuno ha potuto toccare alcuni dei cibi oggetto di questa sperimentazione (dieta americana media); poi, il secondo mese, ai partecipanti veniva richiesto di consumare 42,5 grammi di mandorle al giorno (dieta alle mandorle); il terzo mese di consumare 43 grammi di cioccolata fondente combinata con 18 grammi di cacao in polvere (dieta al cioccolato); infine il quarto mese, venivano consumati tutti e tre gli alimenti insieme.
 
Il consumo di sole mandorle riduceva il colesterolo LDL del 7%,rispetto al primo mese, quando ai partecipanti allo studio non veniva concesso di mangiare alcuno degli alimenti oggetto della sperimentazione.
L’associazione di cioccolato fondente, cacao e mandorle produceva una riduzione di apolipoproteine B del 5%rispetto alla dieta americana tipo. Per quanto riguarda le sottoclassi delle LDL, la dieta alle mandorle provocava una riduzione maggiore delle particelle LDL grandi e galleggianti, mentre il consumo di cioccolata e mandorle, riduceva soprattutto le particelle LDL piccole e dense, un noto fattore di rischio per coronaropatia.
 
Cioccolato fondente e cacao da soli hanno mostrato un effetto neutro sul colesterolo: non lo riducono, ma neppure lo fanno aumentare. E tuttavia, è noto da studi passati che i flavanoli del cacao riducono le alterazioni cognitive correlate all’età. Un riscontro importante, attualmente al vaglio di un gruppo di ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston che stanno studiando una coorte di 18 mila americani per valutare se una supplementazione quotidiana con flavanoli del cacao sia in grado di ridurre il rischio di cardiopatia, ictus e cancro.
 
Il take home message di questo studio è insomma che le mandorle dovrebbero trovare posto in una dieta salutare.Ma anche cioccolata fondente e cacao non zuccherato potrebbero avere in serbo importanti sorprese per la salute. Incorporare tutti questi alimenti in una dieta salutare, stando attenti a non eccedere in calorie (basta sostituire altri alimenti con questi), potrebbe contribuire a ridurre il rischio di cardiopatia ischemica.
 
Maria Rita Montebelli

01 dicembre 2017
© Riproduzione riservata

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