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Gravidanza. Studio norvegese: uso del cellulare non compromette sviluppo neurologico del bimbo

di Lisa Rapaport

Un team di ricercatori dell’istituto norvegese di sanità pubblica ha raccolto dati relativi a oltre 45 mila  coppie madre-figlio per  studiare il nesso tra uso del cellulare in gravidanza e sviluppo neurologico del  bimbo. Lo studio ha addirittura rilevato un rischio diminuito per i bimbi nati da madri forti utenti del dispositivo. Queste evidenze, però, andranno convalidate da uno studio caso-controllo

29 SET - (Reuters Health) – Secondo uno studio norvegese, pubblicato da BMC Public Health online, le donne in  gravidanza che utilizzano i telefoni cellulari non avrebbero maggior probabilità di partorire bambini con  problemi neurocerebrali, rispetto alle donne in attesa che non li usano. Alcune ricerche precedenti,  principalmente condotte sugli  animali, avevano sollevato preoccupazioni circa l’esposizione dei bambini a  campi elettromagnetici a radiofrequenza provenienti dai telefoni cellulari. Ma i lavori hanno prodotto  risultati discordanti e molti studi sono statti condotti su campioni troppo esigui o sono durati troppo poco per  valutare oggettivamente l’impatto a lungo termine dell’esposizione cellulare sullo sviluppo del bambino. Partendo da questa premessa, Jan Alexander e colleghi, dell’Istituto norvegese per  la sanità pubblica, hanno  deciso di approfondire la questione.

Lo studio
I ricercatori hanno esaminato  dati relativi a 45.389 coppie  madre-figlio, rilevando l’uso del cellulare da parte delle mamme durante la gravidanza e lo sviluppo di linguaggio, comunicazione e abilità motorie dei loro figli all’età di 3 e 5 anni. Nel complesso, circa il 10% delle donne ha dichiarato di non avere mai usato i telefoni  cellulari durante la gravidanza, o di averlo fatto raramente: il 39% ne aveva  fatto un uso considerato “ basso”, il 47% “medio” e circa il 4% erano inveci utenti “alti”. I ricercatori hanno classificato le donne come “ basse utenti” se utilizzavano  il cellulare poche volte alla settimana, “medie” se utilizzavano dispositivi  mobili ogni giorno. Le utenti  “elevate” utilizzavano i telefoni cellulari almeno un’ora ogni giorno. Si è così evidenziato che – rispetto ai bambini nati da donne che raramente utilizzavano telefoni cellulari durante la gravidanza – i bambini delle donne che facevano un uso frequente del dispositivo,  all’età di 3 anni,  presentavano un rischio inferiore di 27% di un cattivo sviluppo del linguaggio, l 14% di rischio  inferiore di avere lacune grammaticali e il 18% di scarsa capacità motoria.

“Non abbiamo trovato alcuna evidenza di un effetto nocivo  della madre che utilizza il cellulare durante la  gravidanza sullo sviluppo neurocerebrale del figlio a 3 e 5 anni – afferma Alexander –. Sorprendentemente, più la madre usava il cellulare durante la gravidanza,  maggiori erano le capacità di sviluppo del linguaggio e del le abilità motorie del bambino a 3 anni”. Lo studio non era disegnato come un esperimento caso-controllo,  dunque non è possibile definire se o come l’esposizione al cellulare durante la gravidanza abbia  potuto influenzare lo sviluppo del bambino. Inoltre i genitori potrebbero anche  avere fornito informazioni imprecise sullo sviluppo del linguaggio del loro bambino.

“Tuttavia – concludono i ricercatori, i risultati dovrebbero rassicurare le donne in gravidanza sul fatto che utilizzando un telefono cellulare non debbano  necessariamente danneggiare  lo sviluppo neurocognitivo  dei loro figli dei loro bambini”.

Fonte: BMC Public Health

Lisa Rapaport

(Versione italiana Quotidiano  Sanità/ Popular Science)

29 settembre 2017
© Riproduzione riservata

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